Videocompilation di precedenti dimenticati: dalla vittoria del 1985 fino al successo che avviò la cavalcata vincente nella Coppa Italia 2013/2014.
Napoli-Atalanta è una classica del nostro calcio, una partita molto sentita per entrambe le tifoserie. Sotto, una raccolta di precedenti con vari spunti, dal primo Maradona fino alla vittoria in Coppa Italia del 2014. In mezzo, c’è anche una vittoria ospite: settembre 1997, l’anno della retrocessione.
Napoli-Atalanta 1-0, 17/3/1985
È Bertoni a segnare l’unico gol della partita, ma sul tabellino l’arbitro Bianciardi avrebbe potuto segnare tranquillamente Maradona. L’azione del gol nasce nell’area del Napoli, con Maradona che palleggia e apre il gioco sulla sinistra. Venti secondi dopo, Diego dribbla due difensori nell’area avversaria e costringe il portiere atalantino ad abbatterlo, letteralmente. Sarebbe rigore, se non fosse che l’altro argentino, Daniel Bertoni, è bravo a insaccare a porta vuota. Nell’Atalanta ci sono i giovanissimi Pacione e Donadoni, il terreno del San Paolo è in condizioni pessime. Luigi Necco, nel servizio, dice che solo Maradona poteva palleggiare in un certo modo e sentirsi a suo agio su questo campo. Difficile dargli torto.
Napoli-Atalanta 4-0, 12/12/1993
È il Napoli di Lippi, che festeggia le 100 in Serie A con una vittoria rotonda solo nel punteggio. Come si vede nel servizio della Domenica Sportiva, gli azzurri non offrono una grandissima prestazione. Il gol che sblocca il match arriva solo nella ripresa, grazie a un tocco maldestro del nerazzurro Valentini. Dopo, una punizione bomba di Policano, un tiro tutt’altro che irresistibile di Pecchia non controllato da Ferron e una bella combinazione tra Fonseca e Policano, che chiude la sua giornata di gloria con un bel sinistro a fil di palo. È la sua doppietta, è il 4-0 dell’ultimo Napoli europeo prima dell’era De Laurentiis. L’Atalanta retrocederà in Serie B.
Napoli-Atalanta 0-1, 28/9/1997
È la quarta giornata del campionato più brutto nella storia del Napoli. Gli azzurri, che ci crediate o no, hanno quattro punti in classifica. Un quarto di quelli che avranno a fine stagione. La squadra di Mutti non ha iniziato malissimo: alla sconfitta con la Lazio all’esordio è seguito il successo interno con l’Empoli e un buon pareggio a Vicenza. In proiezione, questa squadra si potrebbe salvare ad occhi chiusi. Al San Paolo, però, ecco l’Atalanta. Il Napoli non giocherebbe nemmeno malissimo, sfiora pure la rete del vantaggio in diverse occasioni. Poi segna Caccia, di testa. Finisce 0-1. Da qui parte la crisi: il punto successivo, in casa contro la Fiorentina, arriverà due mesi, sei partite e due allenatori dopo.
Napoli-Atalanta 3-1, 15/1/2014
Partita ricca di spunti: sono gli ottavi di finale della Coppa Italia che il Napoli di Benitez vincerà contro la Fiorentina. Intanto, una finezza regolamentare sul gol di Insigne, quello del 2-1. Palla lunga per Higuain in fuorigioco, la difesa dell’Atalanta si ferma a protestare e il pallone, dopo un rimpallo, finisce a Insigne. Rete perfetta dal punto di vista del regolamento e rimonta completata dopo l’iniziale vantaggio di De Luca. In mezzo, lo splendido tiro al volo che vale il pareggio di Callejon. Un gol alla Van Basten, anche se la conclusione dello spagnolo è più tesa. Da sottolineare, in occasione di quest’azione, un bellissimo cross dalla sinistra di un calciatore dimenticato della storia del Napoli. Anthony Reveillere. Callejon fissa il risultato sul 3-1 grazie a un gol dei suoi, un tocco al volo su tracciante di Inler.