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Flick divide i tifosi del Barça, c’è chi ama la sua sfrontatezza e chi odia la gestione degli ultimi minuti di gara (As)

In 70 minuti ha rimontato l’Atletico (da 0-2 a 4-2), ma continuando ad attaccare ha subito il pareggio 4-4. Tredici gol subiti nell’ultimo quarto d’ora di partita.

Flick divide i tifosi del Barça, c’è chi ama la sua sfrontatezza e chi odia la gestione degli ultimi minuti di gara (As)
Barcelona's German coach Hans-Dieter Flick looks on during the UEFA Champions League 1st round day 1 football match between AS Monaco and FC Barcelona at the Louis II Stadium in the Principality of Monaco on September 19, 2024. (Photo by Miguel MEDINA / AFP)

Il Barcellona ieri ha pareggiato 4-4 contro l’Atletico Madrid nella semifinale d’andata di Coppa del Re. Il risultato ha però creato spaccature nella tifoseria: c’è chi apprezza il modo del tecnico Flick di attaccare e non fermarsi neanche quando è in vantaggio, e chi invece vorrebbe un Barça più moderato e che sappia gestire meglio le situazioni a suo favore.

Flick divide i tifosi del Barcellona

As scrive:

Hansi Flick genera consensi nella maggior parte dei tifosi. Il tedesco ha ridato alla gente la voglia di guardare la squadra. Tuttavia, all’interno di questa corrente maggioritaria di seguaci, quasi unanime, si è aperto un dibattito. C’è chi crede nel modello Flick che non dovrebbe cambiare, perché il Barça ha segnato 120 gol in 39 partite e si avvicina ai migliori record della sua storia; attaccano anche i difensori, che vengono schierati alti e fatti giocare in maniera aggressiva. Dopo lo 0-2 contro l’Atletico in pochi minuti, i blaugrana l’hanno rimontata 4-2 in 74 minuti. Le squadre di Flick sono senza pietà e cercano di attaccare sempre. Ma l’eccessiva ambizione ha anche un lato negativo. Contro squadre fisiche e che possiedono risorse in panchina, il Barça soffre perché, stanco, perde più palloni e, difendendo così alti, lascia spazi. Tredici dei 43 gol subiti in questa stagione sono arrivati dal 75esimo minuto di gioco.

Ecco che appaiono gli “hater” del tecnico tedesco, che chiedono un po’ di moderazione perché sono stati persi punti chiave in questa stagione. Anche alcuni calciatori, come Pedri, hanno ammesso alla fine del match contro l’Atlético che è necessario fare un passo indietro in certi momenti di gara. Ma Flick non ci crede, pensa che si debba sempre fare un passo avanti e questo non significa giocare sempre verticali e trascurare il possesso palla. Tuttavia, non sopporta i numerosi cali di concentrazione. Il dibattito potrebbe arrivare anche negli spogliatoi. I giocatori hanno lasciato il campo frustrati e delusi perché, con il 4-2, vedevano la finale di Siviglia molto vicina. 

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