Tra gli anni 80 e primi anni 2000 la vedevano come un’opportunità di visibilità. Alla nuova generazione, invece, interessa concentrarsi sullo sport.
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In uno degli episodi della docuserie di Paramount+ su Christian Pulisic, l’attaccante del Milan ha parlato di come gestisce la sua vita professionale e privata; è fidanzato con la golfista Alexa Melton. I giocatori statunitensi, rispetto al passato, stanno cercando di affermare il calcio nel proprio Paese attraverso il loro lavoro e non più rifugiandosi nel gossip.
Pulisic ha dichiarato:
«Ci sono due aspetti dell’essere un calciatore professionista per me. Tutto il resto che faccio lontano dal campo deve essere considerato privato».
I giocatori statunitensi non amano più il gossip
Molti giocatori statunitensi, scrive il Guardian, come Weston McKennie e Antonee Robinson, per esempio, vedono la condivisione della vita privata come un’imposizione, piuttosto che un’opportunità di visibilità. Questo è in netto contrasto con le generazioni precedenti. Le squadre nazionali maschili degli anni ’80,’ 90 e primi anni 2000 avrebbero fatto qualsiasi cosa per raccogliere un po’ di attenzione per il loro sport e se stessi, la loro sopravvivenza economica dipendeva da questo. Nella nazionale di oggi, forse perché in tanti sono sbarcati in Europa da adolescenti, hanno compreso l’idea che è meglio tenere a distanza i media. Si potrebbe sostenere che questa è un’epoca in cui i social e le società di produzione degli atleti hanno rimosso la necessità di parlare con i tifosi attraverso la stampa.
I giocatori sentono che rilasciare molte interviste o apparire nei talk show a tarda notte non sposterà di più l’ago della bilancia per il loro sport. Prendiamolo come un segno di crescita, forse. O forse che questi calciatori stanno meglio concentrando tutti gli sforzi nel loro lavoro di sportivi. Come Pulisic, diverse stelle della nazionale Usa hanno in più di un’occasione ribadito le loro ambizioni per il calcio: vogliono che diventi lo sport principale della nazione. Vogliono creare ancora più opportunità per la prossima generazione.