La proprietà ha mandato lui in tv perché lui è il responsabile del disastro. Non sceglierà lui il successore di Motta. D’ora in poi crescerà il peso di Calvo e Chiellini

È iniziato il ridimensionamento di Giuntoli.
Alla Continassa la situazione è esplosa. Giocatori che «non sopportano» Thiago Motta, musi lunghi, vertici societari già pentiti della scelta perché «allenare la Juventus è un’altra cosa e ci vogliono gli anticorpi». Un clima da tutti contro tutti in cui l’ex allenatore del Bologna sospetta che alcuni infortuni siano finti, confida una fonte interna. Ecco perché si guarda già al dopo Motta.
Non a caso questa volta la società non è rimasta in silenzio e all’indomani della sconfitta in Coppa Italia contro l’Empoli ha scelto di intervenire davanti alle telecamere di SkySport. Non si è visto John Elkann, come in passato avrebbe fatto Andrea Agnelli, né tantomeno uno fra il presidente Gianluca Ferrero o l’ad Maurizio Scanavino. Il tutto è stato affidato a Cristiano Giuntoli, a capo dell’area sportiva. L’ex ds del Napoli ha affermato: «Siamo convinti che il progetto è importante e che il mister sta dando valore facendo giocare tanti giovani: Thiago Motta non è in discussione». Difesa totale a cui credono in pochi e dietro cui si cela un dettaglio: la proprietà e la società hanno voluto far mettere la faccia a Giuntoli perché è lui il responsabile della scelta dell’ex allenatore del Bologna. Insomma, un dettaglio di non poco conto.
Leggi anche: Giuntoli: «Motta non è in discussione, siamo convinti della bontà del progetto»
Non sceglierà Giuntoli il successore di Motta
Raccontano fonti qualificate che «il prossimo allenatore non sarà certo scelto da Giuntoli» che da ora in avanti – a meno di un clamoroso finale di stagione – sarà ridimensionato dalla realtà. Una realtà che vede la crescita di peso specifico dell’asse Calvo-Chiellini, grandi sponsor di Antonio Conte. L’ex centrale della Vecchia Signora riveste oggi il ruolo di capo delle relazioni istituzionali, è una sorta di ministro degli Esteri della Continassa, non a caso tenuto a debita distanza dallo spogliatoio. Ora, però, il clima è cambiato: nessuno esclude che «Chiello» possa avere un peso di maggior rilievo. Che di sicuro in asse con Francesco Calvo deciderà il prossimo allenatore di Madama, tenendo presente qual è dna della Juventus e soprattutto la sua storia.