Per il direttore di Tuttosport la vittoria della Juventus sul Verona aumenta i rimpianti. Thuram era stato in panchina in cinque delle ultime otto partite

Il gol di Thuram fa scattare i giornalisti: “Motta, allora non era follia chiedere perché non giocasse” (Tuttosport)
La Juventus, vince, batte 2-0 il Verona, si riporta al quarto posto e a soli sei punti dall’Inter, ma soprattutto acuisce i rimpianti. È il motivo per cui il direttore di Tuttosport Guido Vaciago scrive un editoriale piuttosto polemico nei confronti dell’allenatore bianconero. Vaciago aveva scritto delle conferenze del tecnico paragonandole al teatro dell’assurdo di Ionesco.
Scrive Vaciago:
Quindi non era una follia chiedersi perché Khephren Thuram fosse rimasto in panchina in cinque delle ultime otto partite. Gli allenatori seguono percorsi imperscrutabili ai comuni mortali, ma non è possibile ritenere casuale che la straordinaria prestazione di Thuram sia concisa con una vittoria faticosa, ma bella, nella quale la Juventus ha incarnato il dinamismo, la tecnica e la ferocia del francese. E il pensiero va alla sciagurata eliminazione contro l’Empoli e nelle teste di milioni di juventini plana un veemente: «Ma ci voleva tanto?». Sì, ci voleva tanto a giocare come la Juventus ha giocato ieri? Sempre all’attacco, determinata, cattiva, concentrata. Magari non sarebbe bastato a mettere la Juve in testa alla classifica, ma certamente le avrebbe garantito una posizione migliore e a evitare almeno uno delle eliminazioni subite, in Champions e in Coppa Italia.
Non solo Thuram, con 6 punti in più la Juve sarebbe in testa alla classifica
Brucia, insomma, vedere una Juventus sciolta e aggressiva, ripensando a quelle nervose e contratte delle partite che contano.
Anche perché gli snodi negativi della stagione, fin qui, non sono stati contro il Real Madrid o il Liverpool, ma contro il Venezia, il Cagliari, il Parma, l’Empoli… che affrontate con il piglio di ieri sera sarebbero state battute con facilità. E con sei punti in più in classifica, oggi la Juventus sarebbe in testa insieme all’Inter. Il ragionamento non attenua le responsabilità di Motta e dei suoi giocatori, semmai aumenta i rimpianti per una stagione che poteva dare altre soddisfazioni ai suoi tifosi. Bastava poco, ma a volte
nel calcio il “poco” è tantissimo.