Al Corsport: «Peso 99 chili, all’Inter 101. La mattina non mangio, sono a dieta ferrea. Conte mi disse: “Se non migliori questo aspetto non puoi giocare con me”.

Lukaku: «Sono più magro oggi che all’Inter. Odiavo giocare spalle alla porta, sono cambiato per Conte»
Romelu Lukaku intervistato da Ivan Zazzaroni direttore del Corriere dello Sport.
«Prima di conoscere Conte odiavo farlo».
Odiavi fare cosa?
«Giocare spalle alla porta. Al Chelsea lui fu molto chiaro: “Se non migliori questo aspetto non puoi giocare con me”. Zero alternative. Lo devo ringraziare perché quello che era il mio punto debole si è trasformato in una qualità».
Giocare in quel modo ti toglie tanti gol.
«Non credo, la strada giusta per arrivare in porta si trova sempre. Adesso giochiamo con due punte, ma fino a poco tempo fa ero in mezzo da solo. Io cerco sempre di essere dominante, se sono dominante il gol lo faccio e comunque aiuto i compagni negli inserimenti».
Lukaku e il peso
Una costante della tua carriera è il tema del peso. Come se tutti si preoccupassero dei chili di Lukaku.
«In Inghilterra avevano una percezione sbagliata. Per loro ero lazy, pigro. E io non ho mai reagito agli attacchi, alle critiche. Parlo pochissimo, lascio fare. Sono uno che fa il suo lavoro e poi va a casa dai figli. In Italia il giudizio si è capovolto di 180 gradi. Io un lavoratore».
Nei giorni scorsi ho rivisto alcune immagini dell’anno dello scudetto interista e devo dire che avevi lo stesso fisico di oggi.
«Ora sono meglio di allora. All’Inter ero centouno chili, qui a Napoli novantanove. Ma il mio peso forma è centodue. Novantanove, e non so perché».
A Napoli non è semplice dimagrire.
«Alla mattina non mangio mai, seguo una dieta ferrea».
Hai detto che del Napoli ti piace soprattutto il fatto di rappresentare un popolo intero.
«È davvero stimolante, qui a Napoli tutto mi riporta alla squadra, alla passione. Il magazziniere tifa Napoli, il cuoco e gli impiegati anche. L’energia che la gente trasmette è incredibile».