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Pulisic è l’unico americano buono del Milan

Salva Conceiçao con la sua doppietta che completa la rimonta sul Lecce (da 2-0 a 2-3). C’è un po’ di vita nel Milan nonostante il disastro societario

Pulisic è l’unico americano buono del Milan
ST LOUIS, MISSOURI - NOVEMBER 18: Christian Pulisic #10 of the United States reacts during the 2024 Concacaf Nations League quarterfinal match against Jamaica at Citypark on November 18, 2024 in St Louis, Missouri. Jamie Squire/Getty Images/AFP JAMIE SQUIRE / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP

Pulisic è l’unico americano buono del Milan

Conceiçao dovrà fare un bel regalo a Cristian Pulisic che lo ha salvato da un possibile e prococe esonero. Certamente l’ex Chelsea ha evitato che al Milan si aprisse una crisi difficilmente governabile. Ha evitato il disastro. Perché la sconfitta a Lecce sarebbe stata un disastro. Il Milan stava perdendo 2-0 (doppietta di Krstovic) anche se i rossoneri avevano colpito un palo e si sono visti annullare due gol. Sull’orlo del disastro, il tecnico portoghese ha mandato in campo Abraham e Joao Felix al posto di Gimenez e Bondo. Già a inizio ripresa era entrato Leao al posto dell’altro Jimenez.

A questo punto è cambiato anche lo stellone. Al minuto 68 Joao Felix ha sbagliato il tiro da due metri ma il pallone è andato a sbattere sui piedi di Gallo che lo ha buttato nella propria porta. Gli uomini di Giampaolo sono andati nel pallone e Pulisic ha cambiato il verso della partita. Prima pareggio su rigore e poi con gol quasi alla Callejon.

Considerando l’assoluta mediocrità della società rossonera (solo loro potevano affidare una squadra di calcio a Ibrahimovic), l’unico americano buono del Milan è l’attaccante statunitense. Che ancora una volta ha salvato l’allenatore di turno. Il Milan in classifica si porta a 44 punti. Ottavo posto in attesa che giochi la Roma (domani a Empoli). Il Lecce è a 25 punti, risucchiato nella lotta per non retrocedere.

Ibrahimovic: «Pulisic è Capitan America, anche se non gli piace. Non mi importa se gli mette pressione»

L’emittente Cbs ha pubblicato e diffuso un interessante documentario sulla vita sportiva di Christian Pulisic, calciatore statunitense del Milan di Fonseca. Nel corso dello stesso, diversi giocatori sono stati interrogati sul carattere dell’attaccante, definito dai più come schivo o comunque molto introverso (surreale se non quanto meno contraddittoria allora l’idea di farne un documentario, ma tant’è ndr). Ibrahimovic tra i tanti è stato colui che ha deciso – che strano – di non mandargliele a dire.

Di seguito quanto dichiarato dallo svedese all’interno del documentario:

«L’unica cosa un po’ negativa di Pulisic è che è un po’ silenzioso. È noto per essere Capitan America, ma non gli piace esserlo. Non si vede forse come un supereroe. Gioca con un profilo basso e con i piedi per terra. Ma lui è Capitan America, non me ne frega niente di quello che dice lo è. Se questo gli mette più pressione, non mi interessa. È colpa sua: se non fosse così bravo, non gli chiederemmo nulla.»

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Come lui anche altri calciatori hanno detto la loro, come nel caso di Giroud e McKennie. Il primo:

«È uno tranquillo, tante cose le tiene dentro di sé e non vuole mostrarle.»

E il centrocampista della Juve: «Sono sorpreso. Il suo viaggio vale la pena di essere documentato, ma lui non fa entrare le persone così tanto dentro la sua vita.»

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