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Che strano, in Spagna non vale la tavanata che il mani davanti al corpo non è rigore

È successo in Getafe-Atletico. Solo in Italia, per giustificare il clamoroso rigore non fischiato per mani di Dumfries, è stata creata la balla dell’aumento di volume

Che strano, in Spagna non vale la tavanata che il mani davanti al corpo non è rigore

Che strano, in Spagna non vale la tavanata che il mani davanti al corpo non è rigore.

È stata una settimana interessante quella che ci siamo lasciati alle spalle. La settimana post Napoli-Inter dove abbiamo ascoltato dotte ricostruzioni con invenzioni di sana pianta del regolamento calcistico. Stupidario che si è reso necessario per provare a giustificare che arbitro e Var in Napoli-Inter avevano fatto bene a non fischiare il rigore per il nettissimo fallo di mani di Dumfries su tiro di Spinazzola.

Ci siamo dovuti sorbire la tavanata galattica che il mani davanti al corpo non è rigore perché non aumenta il volume. Siamo al solido, liquido e gassoso. In Spagna par di capire che questa regola italiana non ha preso piede. Almeno se consideriamo quel che è accaduto oggi in Atletico Madrid-Getafe. L’arbitro ha fischiato un rigore in favore dell’Atletico per un fallo di mano del difensore del Getafe che aveva la mano davanti e vicinissima al corpo. Non c’era aumento di volume corporeo. Il pallone gli sarebbe finito addosso. Eppure il Var se n’è strafregato. Ha richiamato l’arbitro al Var, gli ha fatto rivedere l’azione e quello non ha avuto dubbi: calcio di rigore. Non ci pare nemmeno – ma qui potremmo sbagliare – che ci siano state particolari proteste da parte dei calciatori del Getafe. Giusto per completezza d’informazione, è poi finita 2-1 per il Getafe.

Qui c’è il video.  

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