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Finisce con lo Juventus Stadium che inneggia ad Allegri (com’è giusto che sia) – VIDEO

Un grandissimo allenatore mortificato da tifosotti e pseudogiornalisti. Uno scempio. Come sempre accade, la storia presenta il conto

Finisce con lo Juventus Stadium che inneggia ad Allegri (com’è giusto che sia) – VIDEO
Db Torino 26/11/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Finisce con lo Juventus Stadium che inneggia ad Allegri (com’è giusto che sia) – VIDEO

Il giornalista juventino Claudio Zuliani pubblica sul suo account X il video con lo Juventus Stadium che nella sera della disfatta con l’Atalanta inneggia a Massimiliano Allegri. Allegri è un grandissimo allenatore mortificato da tifosotti e pseudogiornalisti. Uno scempio. Come sempre accade, la storia presenta il conto. Allegri fatto fuori per consentire a Giuntoli di costruire questo disastro. Roba da non credere.

Juventus, dura contestazione degli ultras. Accuse (a Giuntoli) per il trattamento riservato ad Allegri

Anche Tuttosport racconta l’aspra contestazione degli ultras della Juventus ieri sera all’esterno del J Hotel.

Scrive Tuttosport:

«Avete rotto il c…». E poi: «Tirate fuori i c…». Sì, è stata una serata di contestazione. A tratti dura. Con toni alti. E non finirà qui, tutt’altro: da parte della curva è stata annunciata la decisione di proseguire, tra il silenzio allo Stadium eppure la presenza costante. Casa e trasferta, ovunque ci sia la possibilità. È stato il prodotto finale di due ore in cui è arrivato di tutto, in cui gli ultras hanno voluto ribadire il peso specifico che ritengono di avere all’interno delle dinamiche bianconere.

Un dispiegamento di polizia – circa 50 ufficiali, più agenti della Digos – ha scortato il gruppo di 300 tifosi nei 300 metri che separano l’impianto dal J Hotel, sede da ieri del ritiro blindatissimo dei bianconeri. I cori sono partiti subito, immediatamente. Sirene blu e cordone a dividere chi urlava da chi conteneva. E il primo messaggio è stato rivolto proprio a Thiago Motta, defi nito a più riprese «interista» e più crudamente «pezzo di m…».

La rivolta dei supporters è partita da lì per un motivo su tutti: non ci si riconosce all’interno delle scelte fatte dalla dirigenza,
e dentro ci finisce il rapporto avuto con Massimiliano Allegri, come sarebbe stato trattato quest’ultimo, le idee alla base di un progetto per molti rivoluzionario e però oggi portatore malsano di disillusione.

Motta è stato protagonista anche dello striscione esposto dai tifosi, dispiegato poco dopo l’arrivo all’esterno dell’albergo in zona Continassa: «Dirigenza assente, allenatore e giocatori imbarazzanti. Avete rotto il c… tutti quanti». Piuttosto emblematico, come la sequela di rimproveri cantati a squarciagola in una domenica sera di fine inverno, pur in un momento in cui la Juventus potrebbe quasi ambire a discorsi scudetto. Tanto vero quanto paradossale.

A ogni modo, e a più riprese, i rappresentanti della curva hanno chiesto un confronto alla squadra, alla dirigenza, a qualcuno che potesse rappresentare in maniera chiara la società. Volevano veicolare un messaggio sugli altri: erano stufi di vedere una squadra non in linea con la storia del club, e per questo c’era il desiderio di ribadirlo in maniera diretta, con un confronto a quattr’occhi.

Quando la contestazione si scioglie, nel massimo dissenso mostrato fino a quel momento, si leva l’ultima voce: «Senza cog…, siete senza cog…», e via di fischi. Copiosissimi. Come in campo. Come nella peggiore delle partite e nella più brutta delle prestazioni. 

Juventus, dura contestazione degli ultras. Accuse (a Giuntoli) per il trattamento riservato ad Allegri (Tuttosport)

Anche Tuttosport racconta l’aspra contestazione degli ultras della Juventus ieri sera all’esterno del J Hotel.

Scrive Tuttosport:

«Avete rotto il c…». E poi: «Tirate fuori i c…». Sì, è stata una serata di contestazione. A tratti dura. Con toni alti. E non finirà qui, tutt’altro: da parte della curva è stata annunciata la decisione di proseguire, tra il silenzio allo Stadium eppure la presenza costante. Casa e trasferta, ovunque ci sia la possibilità. È stato il prodotto finale di due ore in cui è arrivato di tutto, in cui gli ultras hanno voluto ribadire il peso specifico che ritengono di avere all’interno delle dinamiche bianconere.

Un dispiegamento di polizia – circa 50 ufficiali, più agenti della Digos – ha scortato il gruppo di 300 tifosi nei 300 metri che separano l’impianto dal J Hotel, sede da ieri del ritiro blindatissimo dei bianconeri. I cori sono partiti subito, immediatamente. Sirene blu e cordone a dividere chi urlava da chi conteneva. E il primo messaggio è stato rivolto proprio a Thiago Motta, defi nito a più riprese «interista» e più crudamente «pezzo di m…».

La rivolta dei supporters è partita da lì per un motivo su tutti: non ci si riconosce all’interno delle scelte fatte dalla dirigenza,
e dentro ci finisce il rapporto avuto con Massimiliano Allegri, come sarebbe stato trattato quest’ultimo, le idee alla base di un progetto per molti rivoluzionario e però oggi portatore malsano di disillusione.

Motta è stato protagonista anche dello striscione esposto dai tifosi, dispiegato poco dopo l’arrivo all’esterno dell’albergo in zona Continassa: «Dirigenza assente, allenatore e giocatori imbarazzanti. Avete rotto il c… tutti quanti». Piuttosto emblematico, come la sequela di rimproveri cantati a squarciagola in una domenica sera di fine inverno, pur in un momento in cui la Juventus potrebbe quasi ambire a discorsi scudetto. Tanto vero quanto paradossale.

A ogni modo, e a più riprese, i rappresentanti della curva hanno chiesto un confronto alla squadra, alla dirigenza, a qualcuno che potesse rappresentare in maniera chiara la società. Volevano veicolare un messaggio sugli altri: erano stufi di vedere una squadra non in linea con la storia del club, e per questo c’era il desiderio di ribadirlo in maniera diretta, con un confronto a quattr’occhi.

Quando la contestazione si scioglie, nel massimo dissenso mostrato fino a quel momento, si leva l’ultima voce: «Senza cog…, siete senza cog…», e via di fischi. Copiosissimi. Come in campo. Come nella peggiore delle partite e nella più brutta delle prestazioni. 

 

 

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