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Conte gioca col 4-2-4, altro che difesa a tre. McTominay non sai mai dove lo trovi (Gazzetta)

Lo scozzese viaggia sul centrosinistra quasi fosse una mezzala, poi si allarga verso la fascia, da lì crossa o entra incrociando. Sull’altra fascia Politano

Conte gioca col 4-2-4, altro che difesa a tre. McTominay non sai mai dove lo trovi (Gazzetta)
Fp Roma 02/02/2025 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Federico Proietti/Image Sport nella foto: Scott McTominay-Matias Soule'

Conte gioca col 4-2-4, altro che difesa a tre. McTominay non sai mai dove lo trovi (Gazzetta)

La Gazzetta dello Sport, con Fabio Licari, analizza e commenta Napoli-Fiorentina 2-1.

Molto meglio aveva cominciato la giornata Conte, con una creatività tattica che ha messo in seria difficoltà il collega. Non è 3-5-2 quello del Napoli, ma una specie di 4-2-4 che si trasforma in continuazione grazie specialmente al movimento dei due presunti attaccanti laterali, Politano a destra e McTominay a sinistra. Presunti perché a ingabbiarli in un reparto si farebbe un torto. Lo scozzese fa l’attaccante aggiunto che non sai mai dove si trovi: viaggia sul centrosinistra quasi fosse una mezzala, poi si allarga verso la fascia, da lì crossa o entra incrociando. Comunque non c’è contromisura. Ndour, a uomo su di lui, lo segue invano e si appiattisce in difesa. Dall’altro lato Politano spinge con più regolarità in fascia e dà una grande mano a Di Lorenzo, senza mai accorgersi del dirimpettaio Parisi. Così il Napoli è in superiorità in ogni zona, anche perché Lobotka è troppo per Cataldi. Il risultato è che la Fiorentina non supera il centrocampo. 

Conte: «Vendiamo il migliore? È normale. Mancano giocatori? È normale. Non è così. Lasciatemi fare, fidatevi di me»

L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, harisposto alle domande dei giornalisti in conferenza al termine della sfida di questo pomeriggio contro la Fiorentina 

Soddisfatto della prestazione e della risposta della squadra?

«Sono molto contento, ci sta in un percorso di crescita per 60-65 minuti crei e vai sul 2-0 poi concedi un gol e subentra una ansia assurda: devi essere bravo a gestirla, devi raffreddare il momento e tenere più il pallone, sapere di dover fare ancora di più le cose nella maniera giusta, senza lasciare situazioni che possano creare difficoltà. I ragazzi hanno fatto bene, sono contento».

«Gli ultimi minuti abbiamo sofferto la pressione del risultato? Non abbiamo rischiato chissà cosa, penso sia stata una vittoria meritata per quello che abbiamo creato. Abbiamo realizzato meno di quanto prodotto, non ero contento perchè in certi tipi di partite domini l’avversario e non puoi andare all’intervallo sull’1-0, perchè poi può succedere di tutto: basta un episodio e perdi punti, come accaduto con l’Udinese. Le partite ce le dobbiamo giocare tutte, ci carichiamo una dose di ansia anche se poi non è successo altro. Basta una toccatina e vai al Var, un filo di vento: non era semplice contro una squadra come la Fiorentina, siamo tornati a vincere e da domani si pensa alla prossima partita col Venezia, sarà molto più difficile».

La risposta degli attaccanti?

«Devo ricevere risposte dalla squadra, non dai singoli: se giocano bene in due e la squadra no, che risposta è? Come con l’Inter, abbiamo giocato una grande partita e dominato per lunghi tratti fino a quando non c’è venuta ansia: è la dimostrazione che quello che stiamo facendo, anche nelle difficoltà enormi, perché tutto sta passando in secondo piano, ma se uno va ad analizzare bene le situazioni poi si uno vede “ah ma forse è successo questo”, “è successo quest’altro”. Questa squadra sta facendo passare per normale ciò che normale non è. La squadra sta facendo passare per normale ciò che non lo è, ogni tanto è giusto sottolinearlo: ti mancano giocatori? È normale. Vendi il migliore giocatore? È normale. Tutto normale. Non è normale. Sennò poi sembra che è tutto normale invece il grande merito va a questi ragazzi che stanno facendo un grandissimo lavoro perché nelle difficoltà stanno facendo un grandissimo lavoro. Abbiate fiducia, lasciatemi fare, sapendo che questo è un gruppo che ha superato tantissime difficoltà. In ogni situazione stiamo trovando sempre la pezza».

Il pubblico è l’elemento che potrebbe essere in più?

«Assolutamente. Sinceramente devo dire che comunque oggi l’atmosfera e le coreografie mi hanno emozionato, non penso sia successo tantissime volte, anzi forse non è mai successo. Oggi è stato un impatto forte perché sia le curve che i distinti hanno fatto delle coreografie particolari. Questo ci deve riempire di felicità perché la gente di Napoli pretende, ma ci sta dando tanto e noi vogliamo continuare a regalare emozioni. Questa secondo me sarebbe la più bella vittoria al di là di coppe o coppette. Avere tanti sold -out  in una stagione che doveva esser eni ricostruzione significa che il pubblico ci ha sempre creduto».

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