È entrato alla Juve bambino, ha cominciato ad allenare lì, ma ha vinto altrove, chiedendosi perché a casa sua nessuno si accorgesse di lui.

La Juventus ha subito una sonora sconfitta per 4-0 in casa contro l’Atalanta. Thiago Motta sembra ormai essere destinato a lasciare i bianconeri a fine stagione e potrebbe succedergli proprio Gian Piero Gasperini.
Gasperini farebbe comodo alla Juventus
La Gazzetta dello Sport scrive nell’edizione odierna:
I tre cambi isterici di Thiago all’8’ dovrebbero essere una secchiata di acqua gelata in faccia alla Signora presa a pugni, ma non succede nulla. Anzi, il meraviglioso gol confezionato da Kolasinac e Zappacosta (21’) rimpicciolisce ancora di più questa piccola Juve, con l’autostima a terra, che avrebbe solo voglia di scappare sotto la doccia. I bianconeri tirano per la prima volta in porta all’86. Thiago Motta fatica a incrociare lo sguardo del suo maestro Gasperini. E ora provate a immaginare che razza di frullatore è il cuore del Gasp. È entrato alla Juve bambino, ha sognato fino a debuttare in prima squadra; alla Juve ha cominciato ad allenare, ha vinto e incantato altrove, chiedendosi magari perché a Torino, dove ha casa e famiglia, nessuno si accorgesse di lui. Alla Juve potrebbe ancora far molto comodo. Nel caso se ne parlerà.
Il tecnico della Dea: «Se ci credi fortemente, le cose impossibili possono diventare possibili»
Andavate al doppio rispetto alla Juve.
«Ho visto partite in cui la Juventus aveva una gamba incredibile, loro hanno giocatori importanti sotto il profilo atletico e tecnico. Queste settimane ci hanno dato un po’ di energie, Dopo tanto tempo ho potuto fare due settimane direi normali. Tutti avevano la condizione giusta».
Adesso sognare è un dovere o un piacere?
«Sognare è un piacere. La gente deve sognare, non bisogna togliere i sogni alla gente. Abbiamo sempre detto che era una cosa impossibile. Se ci credi fortemente, le cose impossibili possono diventare possibili. Domenica abbiamo questa partita con l’Inter, arriviamo da sette sconfitte di fila nelle partite con l’Inter. Anche questo può essere un segnale. Non era mai successo all’Atalanta alla trentesima giornata di giocare per il primo posto».