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Thiago Motta è rimasto alla tesi di Coverciano sul possesso palla. La Juve col 63%, l’Atalanta 4 gol (Guardian)

“La teoria è una cosa, e la vita reale un’altra. Gasperini ha saputo aggiornarsi negli anni. Motta è rimasto al suo possesso palla del Genoa…”

Thiago Motta è rimasto alla tesi di Coverciano sul possesso palla. La Juve col 63%, l’Atalanta 4 gol (Guardian)

Thiago Motta cita Gian Piero Gasperini nella sua tesi per la licenza di allenatore Uefa Pro a Coverciano, raccontando come la stagione trascorsa con lui al Genoa abbia rimodellato il suo approccio al gioco. Il Guardian la prende un po’ larga ma poi arriva al dunque: la tesi di Motta si intitolava “Il valore della palla: lo strumento del mestiere al centro del gioco”.

“In una sezione – scrive la giornalista Nicky Bandini – ricorda una conversazione specifica con Gasperini che lo convinse che, sebbene i passaggi diretti al centravanti del Genoa Diego Milito potessero portare a occasioni da tiro, avrebbero anche rimosso tutti gli altri compagni di squadra, incluso lui stesso, dall’azione, e così facendo avrebbero ridotto la probabilità complessiva di creare un’opportunità da gol. Meglio avanzare insieme, con la palla, e tenere aperte tutte le opzioni. La teoria è una cosa, però, la vita reale un’altra”.

Thiago Motta deve ringraziare il portiere Di Gregorio

Ecco qua: “La Juventus ha chiuso con oltre il 63% di possesso palla contro l’Atalanta, ma ha effettuato meno della metà dei tiri degli ospiti. Se non altro, il punteggio finale sarebbe potuto essere ancora più sbilanciato: Di Gregorio ha compiuto diverse grandi parate”. Il punto per il Guardian è che “sebbene sia vero che Gasperini preferisce coltivare squadre che si sentano a loro agio con la palla, il suo punto di forza più grande è sempre stata la sua volontà di continuare ad adattarsi, durante le partite e durante le stagioni, per sfruttare i punti di forza delle sue squadre e le debolezze degli avversari. Mentre la Juventus impegnava uomini in avanti che inseguivano il gioco, l’Atalanta aumentava la pressione a centrocampo per creare turnover e diventava spietatamente diretta nelle sue transizioni”.

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