La Gazzetta: il doppio play oggi è il nuovo motore azzurro. Poi, rientreranno Anguissa e Neres e si potrà tornare (forse) al 4-3-3

Conte, l’emergenza lo ha spinto a creare un Napoli Zelig
La Gazzetta dello Sport si sofferma sulle mille facce del Napoli, sui continui cambiamenti che Antonio Conte è stato costretto a fare per ovviare a problemi che di volta in volta si sono presentati.
Scrive la Gazza con Vincenzo D’Angelo:
Conte è sempre stato un rivoluzionario del pallone, un attento studioso all’evoluzione del gioco. Ma non gli era mai capitato di cambiare così tanti abiti alla propria creatura.
Oltre a Raspadori, l’uomo del momento è l’altro scozzese, quello meno utilizzato fin qui. Billy Gilmour da due partite trascina il Napoli, con dinamismo e geometrie che non vanno a raddoppiare quelle di Lobotka bensì aggiungono imprevedibilità alla manovra. Lobo è un amante del fraseggio nello stretto e nel presidio delle linee di passaggio, Billy aggiunge cambi di gioco, ritmo e duelli corpo a corpo. Uno libera l’altro, così da costringere la mediana avversaria a fare una scelta. E a trovare vantaggio è tutto il Napoli.
Il doppio play oggi è il nuovo motore azzurro, domani magari sarà l’alternativa a gara in corso, per cercare di cambiare l’inerzia del match ma anche per difendere in controllo, palleggiando in avanti invece che chiudersi pericolosamente all’indietro. Dopo la sosta, però, è ipotizzabile un ritorno al 4-3-3 con Neres e Anguissa, ma Conte potrà sempre cambiare a piacimento, in qualsiasi momento, dando fiducia a chi sta meglio. Il suo Napoli ha mille facce e un solo obiettivo: vincere. Il modulo o gli interpreti contano il giusto.
Il futuro di Conte a Napoli? Dipende dalla volontà di club di investire sul mercato e sulle strutture (Sky)
A Sky Sport Massimo Ugolini fa il punto sul futuro di Antonio Conte che ha sì un contratto di tre anni ma che comunque potrebbe salutare il Napoli a fine anno.
Gli riportano le frasi di Di Canio, il concetto espresso dall’ex laziale è che se Conte dovesse vincere lo scudetto, potrebbe andar via subito.
Chiedono a Ugolini se il futuro di Conte dipenderà dal risultato finale in Campionato. La sua risposta è no.
Dice Massimo Ugolini:
«No. Non penso che il futuro di Conte a Napoli dalla vittoria o meno dello scudetto. Credo che il futuro di Conte a Napoli dipenderà dalla volontà del club di assecondare Antonio Conte: una progettualità a medio termine, investimenti nel futuro calcio mercato, un progetto legato al centro sportivo. Quindi un discorso un pochino più ampio che abbracci più temi e quindi da questo punto di vista se il club sceglierà Conte per fare un ulteriore step di crescita, non credo che ci saranno problemi per la permanenza dell’allenatore. Qualora invece il club non decidesse di investire nel mercato e di assecondare le richieste dell’allenatore sia per quel che riguarda l’aspetto tecnico sia quello progettuale, il rapporto potrebbe veramente interrompersi solo dopo un anno a prescindere dal risultato finale del campionato».
Proseguono a Sky:
Maurizio Compagnoni: «La gestione del post scudetto da parte di De Laurentiis è stata pessima. Credo che sarebbe molto diversa l’eventuale gestione del post scudetto di Conte».
Ugolini concorda:
«Sì, sarebbe diversa. Anche se il Napoli ha pagato tante situazioni, da Osimhen a Kvaratskhelia a Giuntoli che era una figura importante di raccordo tra la società e la squadra. Antonio Conte è disponibilissimo a continuare la sua esperienza, a Napoli, ma deve continuare su basi solide, con investimenti in mercato e strutture. C’è da investire nel settore giovanile, nel centro sportivo. Su queste basi si può costruire un progetto insieme, Conte ha dato la disponibilità. Quel che è successo a gennaio, ha incrinato le convinzioni di Conte che ad agosto era stato accontentato su tutto. Non sarà fondamentale il risultato raggiunto a fine stagione ma quando si siederanno ci saranno da capire se si troverà un punto di unione sulla crescita della società e del club, altrimenti c’è il rischio che Conte possa lasciare».