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Lo United poteva essere fallito a Natale, dove trova 2 miliardi per il nuovo stadio? (Telegraph)

Un’opera faraonica, senza fondi pubblici. Voglio costruirla in 5 anni. A leggerla dall’Italia, è pura fantascienza

Lo United poteva essere fallito a Natale, dove trova 2 miliardi per il nuovo stadio? (Telegraph)

Tipo la Torre Eiffel, e il paragone lo ha fatto direttamente il Manchester United. Il “new Trafford” è un’opera faraonica, “il più grande stadio di calcio del mondo” fulcro iconico del più grande progetto di riqualificazione in Europa, visibile da quasi 40 chilometri di distanza, 100.000 posti, un ombrello in vetro e acciaio di 104 metri quadrati che si espande ben oltre lo stadio stesso disegnato dal famoso architetto britannico Lord Foster. Ci saranno tre alberi a sostenerlo, ispirati al tridente dei Red Devils, il più alto dei quali sarà alto 200 metri e sarebbe visibile da 37,4 chilometri di distanza. E un incredibile percorso alberato che si estenderebbe da un terminal ferroviario ricostruito oltre il sito della statua della Santissima Trinità di Sir Bobby Charlton, George Best e Denis Law, fino al nuovo stadio su un terreno adiacente all’Old Trafford. “Quello diventa il perno, la via processionale per lo stadio”, ha detto Foster.

Tutto, secondo i piani, da costruire in 5 anni. Alla modica cifra di circa 2 miliardi di sterline senza fondi pubblici. Una roba che solo a leggerla, qua in Italia fa venire da piangere.

Tutto bellissimo, ma… “ma – scrive il Telegraph – non risponde ancora alla domanda scottante: come può un club che, secondo Ratcliffe, sarebbe potuto andare in bancarotta entro Natale se non fosse stato per la brutale campagna di tagli ai costi da lui attuata, tra cui la soppressione di 450 posti di lavoro, costruire una nuova sede da 2 miliardi di sterline?”.

Anche perché “con l’inflazione alle stelle e l’aumento dei costi di energia e materiali, lo stadio potrebbe costare il doppio di quanto il Tottenham Hotspur ha speso per costruire la sua nuova casa da 1 miliardo di sterline e il Real Madrid per ristrutturare il Bernabéu”.

“Secondo uno studio economico, lo United prevede che il progetto apporterà all’economia del Regno Unito ulteriori 7,3 miliardi di sterline all’anno, creerà fino a 92.000 nuovi posti di lavoro, più di 17.000 nuove abitazioni e attirerà 1,8 milioni di visitatori in più ogni anno”.

“Ratcliffe e il direttore generale dello United, Omar Berrada, faranno parte di una delegazione a Cannes per il MIPIM, una fiera internazionale del settore immobiliare e commerciale, dove presenteranno i loro progetti per il nuovo stadio, nel tentativo di aumentare le opportunità di investimento. Con l’attività petrolchimica principale di Ratcliffe, Ineos, che sta anche risentendo di quella che lui chiama “la deindustrializzazione dell’Europa”, le sfide finanziarie per United nel perseguire uno stadio così ambizioso sono evidenti. Allo stesso modo, il contratto per il progetto andrà a gara? Foster+Partners ha attualmente l’accordo per sviluppare il “distretto dello stadio” e l’amicizia di Ratcliffe con Lord Foster lo renderebbe il candidato logico per il progetto completo dello stadio, non da ultimo perché ha già elaborato il suo design. Ma gli azionisti di United vorranno anche assicurarsi che il club ottenga il miglior rapporto qualità-prezzo, cosa che Berrada ha riconosciuto”.

“Con ogni probabilità, United venderà i diritti di denominazione dello stadio e ci si aspetta una serie di opportunità di sponsorizzazione, forse anche intorno al villaggio dei tifosi e alla tettoia. Ci sarebbero 25.000 tifosi paganti in più e il 15,5 percento dei posti è stato destinato all’ospitalità, quindi è facile capire perché Berrada ritiene che l’EBITDA (utile prima di interessi, tasse, deprezzamento e ammortamento) potrebbe schizzare alle stelle di altri 130 milioni di sterline all’anno”.

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