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Armand Duplantis: «Penso di poter fare di più, ma deve essere tutto perfetto, anche l’orario della gara»

Il primatista del mondo del salto con l’asta al Venerdì di Repubblica: «Nei 100 metri potrei fare meglio, ma il record del mondo no: non ci sarei riuscito nemmeno allenandomi»

Armand Duplantis: «Penso di poter fare di più, ma deve essere tutto perfetto, anche l’orario della gara»
Sweden's Armand Duplantis competes to pass 6.25m and set the new world record in the men's pole vault final of the athletics event at the Paris 2024 Olympic Games at Stade de France in Saint-Denis, north of Paris, on August 5, 2024. (Photo by Antonin THUILLIER / AFP)

Il Venerdì di Repubblica ha intervistato Armand Duplantis, campione olimpico, europeo e mondiale, primatista del mondo del salto con l’asta con 6,27, record ritoccato giusto due settimane fa a Clermont-Ferrand, nella gara organizzata da Renaud Lavillenie, l’ultimo a detenere il record mondiale dell’asta prima di lui.

Come è venuta l’idea di organizzare una gara con il suo nome?

«È iniziato tutto con Sergej Bubka. È stato lui a dare vita per primo alla sua gara di salto con l’asta a Donetsk, in Ucraina. Proprio durante quella gara, nel 2014, Renaud Lavillenie ha fatto il record del mondo con 6,16. A quel punto, l’anno successivo, anche lui ha iniziato a organizzare una gara a casa sua, a Clermont-Ferrand. E dopo che sono diventato anch’io primatista del mondo, ho voluto fare come loro e ho pensato a una “mia” gara». 

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Dopo la gara vinta alle Olimpiadi di Parigi è andato a mangiare pollo fritto in un fast food. Le era mancato così tanto? «Ho mangiato anche la pizza. Nei mesi prima di Parigi ho dovuto seguire una dieta abbastanza rigida: principalmente pollo, riso e verdure. Non penso di perdermi niente: lo so che i miei coetanei escono e possono concedersi di bere qualche bicchiere e di fare tardi, ma sono molto fortunato e mi piace la vita che faccio adesso. In ogni caso, dopo la gara, è stato bello mangiare tutto quello che volevo». 

Lo scorso anno a Zurigo ha corso i 100 metri sfidando Karsten Warholm, il primatista del mondo dei 400 ostacoli. Ha fatto 10,37 e lo ha battuto. Ha mai pensato che, con uno specifico allenamento, avrebbe potuto battere anche il record dei 100 metri? «Ma no. Certo, senz’altro potrei fare meglio di 10,37, ma il record del mondo no: non ci sarei riuscito nemmeno allenandomi»

 

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