A Dazn: «Partita delle 12:30? È diverso giocare alle 18 o alle 20:45, cambiano delle abitudini. Ma non deve essere un alibi, perché anche il Venezia gioca alle 12:30»

Leonardo Spinazzola, esterno del Napoli, è intervenuto a Dazn dopo il pareggio con il Venezia per 0-0.
Cosa non ha funzionato?
«Loro ripartivano con molti uomini, facevano tanta superiorità dalla parte opposto. Ci hanno meso un po’ in difficoltà nei cambi gioco. Nel primo tempo ci hanno imbucato veramente bene solo una volta. Poi abbiamo difeso bene. Il secondo tempo… Io arrivato sempre un pochino in ritardo perché c’era l’inserimento che dovevo seguire. Però il primo tempo è stato buono, potevamo fare due, tre gol anche da palla inattiva. Dobbiamo migliorare, buttare dentro le poche o le tante occasioni che creiamo. un gol lo dobbiamo fare».
Spinazzola: «Le 12:30? Non deve essere un alibi»
Mezzogiorno orario indigesto? Punti in comune con il Como?
«Sono due partite differente, con il Como non eravamo entrati nel secondo tempo. Oggi partita equilibrata dove tranne negli ultimi minuti, però abbiamo gestito bene. Si, l’orario… non siamo molto… è diverso giocare alle 18 o alle 20:45, cambiano delle abitudini. Ma non deve essere un alibi, perché anche il Venezia gioca alle 12:30. Diciamo che devi far gol. Quello che esce fuori da questa partita. Ma anche a Como, se fai gol diventa un’altra partita».
Conte: «Mi ha fatto molto arrabbiare il contropiede preso sul finale. Dalle mie squadre non lo accetto»
Immaginavi una partita complicata, ma avete avuto tante occasioni, cosa non avete fatto bene?
«Penso che a livello calcistico non ci abbiano messo in difficoltà. Il Napoli ha fatto la partita su un campo difficile contro una squadra che sta in salute. Anche chi ha giocato contro di loro ha faticato molto. Quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto. Le occasioni che abbiamo lasciato a loro sono state delle nostre disattenzioni. Quello che mi ha dato fastidio è stato il contropiede della fine, quello mi fa molto arrabbiare perché significa che non ci siamo con la testa. Quello che è successo alla fine significa che rischi di prendere un gol e portare avanti una sconfitta che a questo punto sarebbe stato diverso rispetto a un pareggio».
«La partita l’abbiamo fatta, su un campo difficile, su un campo che non era stato bagnato e la palla non scorreva. Ho anche chiesto a Eusebio se fosse stata un0’idea loro di non annaffiarlo e mi ha detto di no. Sono contento della prestazione. Ovviamente per vincere le partite bisognare fare gol. Quello che è successo alla fine non tollero e ai ragazzi l’ho spiegato bene. Le squadra che cercano di diventare forti hanno sempre la testa per tutti i 90 minuti».
Che sosta sarà?
«Quest’anno ce ne sono state altre e faremo le stesse cose. lavoreremo con chi resta, ci sarà comunque una squadra. Non cambierà nulla continueremo a lavorare».
Cosa può spostare Atalanta-Inter?
«A noi sposta nulla, dobbiamo guardare a noi stessi e pensare che fino alla fine dobbiamo dare tutto. Non abbiamo mai guardato gli altri, ma sempre noi stessi. Io sono sempre stato critico quando c’era da essere critici, oggi no. Era una partita che meritavamo di vincere, ma ci sta un pareggio».