ilNapolista

Marotta: «Nel momento in cui non c’è un risultato positivo, le critiche sono esasperate»

A Dazn: «Ripetersi è sempre più difficile che vincere il campionato. Il fatto di non aver vinto gli scontri diretti è un dato statistico»

Marotta: «Nel momento in cui non c’è un risultato positivo, le critiche sono esasperate»
Cm Verona 23/11/2024 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Inter / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Giuseppe Marotta

Il presidente dell’Inter Beppe Marotta ha parlato ai microfoni di Dazn, prima della sfida contro l’Atalanta.

Si parla troppo poco dell’impresa che state facendo in stagione?
«Nel momento in cui non c’è un risultato positivo, le critiche sono esasperate. Siamo professionisti, dobbiamo abituarci e trasformare le critiche in motivazioni. Rappresentiamo d’altronde una società blasonata e con obiettivi importanti».

Marotta: «Ripetersi è sempre più difficile che vincere il campionato»

Quest’anno non bene negli scontri diretti: stasera quanto conta psicologicamente?
«Ripetersi è sempre più difficile che vincere il campionato. Il fatto di non aver vinto gli scontri diretti è un dato statistico, ma stasera conta l’approccio. Si tratta un esame, contro una squadra che merita la posizione che ha e che può lottare fino alla fine per lo scudetto».

Che impresa è quella dell’Atalanta e quanto fa bene al calcio italiano? La risposta di Marotta:
«Il posizionamento dell’Atalanta non è per caso, ma frutto di un modello vincente. Ricordiamo Verona e Cagliari, esperienze vincenti della nostra Italia di provincia che però non si sono ripetute a differenza dell’Atalanta. Ha un modello fatto di competenza e passione e ha una risposta vincente del pubblico».

Mondiale per club, così l’Inter ha “scippato” la sede d’allenamento aggirando le regole Fifa (New York Times)

Il Mondiale per club di questa estate ha innescato una guerra sotterranea e silenziosa tra le società per accaparrarsi le sedi di allenamento migliori, anche con colpi bassi e aggiramento delle regole della Fifa. Lo racconta il New York Times, parlando anche del caso dell’Inter, abbastanza esplicativo della situazione.

“Prendiamo ad esempio il caso dell’Università della California, Los Angeles (Ucla) – scrive il Nyt- L’Inter è estremamente affezionato a queste strutture, in parte per la posizione desiderabile, ma anche perché vi ha trascorso parte della sua pre-stagione nel 2009, prima della stagione del triplete sotto la guida di José Mourinho”.

“Il programma della fase a gironi dell’Inter quest’estate sarà sulla costa occidentale, dove avrà due partite a Seattle e una a Los Angeles al Rose Bowl di Pasadena. Tuttavia, la Fifa ha stabilito un modello per dare la preferenza ai siti di allenamento in base al numero di partite che una squadra giocherà in una sede. Dato che l’Atletico Madrid della Spagna e il Monterrey del Messico hanno entrambi due partite al Rose Bowl, che si trova a meno di 25 miglia dal campus dell’Ucla, avrebbero la precedenza rispetto all’Inter”.

E allora ecco che “le trattative diventano ancora più complicate. L’Ucla ha anche chiesto alla Fifa di coprire i costi di riqualificazione di uno dei suoi campi da calcio. La Fifa ha rifiutato. L’Inter ha quindi contattato direttamente l’Ucla e ha negoziato la base per sé, aggirando la Fifa e accettando di riqualificare il campo in questione. L’Ucla, avendo anche raggiunto un accordo finanziariamente migliore per sé stessa, ha quindi chiesto di essere rimossa dalla brochure della Fifa”.

“L’Ucla era una delle due sole strutture di Los Angeles nella brochure della Fifa. Ciò ha portato Monterrey a essere dirottata alla Loyola Marymount University, mentre l’Atletico Madrid è ora in trattative indipendenti con il Memorial Coliseum, una sede storica nell’area dell’Exposition Park che ospiterà i suoi terzi Giochi Olimpici nel 2028”.

ilnapolista © riproduzione riservata