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Thiago Motta ha trasformato (o ridotto) la Juventus nel Bologna: Tuttosport non si dà pace

Il quotidiano dimostra il socialismo reale calcistico del tecnico: le statistiche delle due squadre sono identiche, un dato impressionante. «Thiago Motta è questa roba qui»

Thiago Motta ha trasformato (o ridotto) la Juventus nel Bologna: Tuttosport non si dà pace
Mg Verona 26/08/2024 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Thiago Motta

Thiago Motta ha trasformato (o ridotto) la Juventus nel Bologna: Tuttosport non si dà pace

A Tuttosport stanno impazzendo. Non riescono a rassegnarsi a quel che hanno dovuto subire quest’anno con la premiata coppia Thiago Motta-Giuntoli che ha distrutto la Juventus come neanche il peggior nemico bianconero avrebbe saputo fare. Oggi il quotidiano diretto da Vaciago dimostra, con un ampio servizio, come Thiago Motta ha plasmato la Juventus s immagine e somiglianza del suo Bologna. Le statistiche delle due squadre sono uguali in maniera impressionante. Ovviamente il giornale di area juventina non riesce a darsi pace. Il pezzo – documentatissimo – è di Cristiano Corbo.

Thiago Motta non ha mai voluto piegarsi a ciò che rappresenta la Juventus, non ha mai assorbito l’ossessione alla vittoria. Meno pragmaticamente, ha provato ad anteporre il suo credo calcistico ai momenti, alle difficoltà, alle dinamiche concretamente diverse trovate in bianconero, provando a modifi care la Juve più di quanto la Juve potesse modificare lui. Spoiler, e a un passo dal finale: non ci è riuscito. È anzi diventato una brutta copia di ciò che è stato, dai sorrisi contagiosi di Bologna al costante accovacciarsi allo Stadium, un sorso d’acqua per restare presente nel momento e le mani in tasca. Forse per non mangiarsi le unghie.

I dati della sua Juventus sono infatti pressoché sovrapponibili al Bologna della passata stagione, partendo dal gioco di possesso teorizzato sin dall’inizio del suo approdo a Torino: è al 57% di media, era poco oltre il 58% in Emilia Romagna. La Juve, come quel Bologna, sfonda poco centralmente (fascia d’attacco al 23% in rossoblù, a Torino è al 26%) e utilizza gli esterni come sfogo principale della manovra, coerentemente sopra il 35% del gioco sia da una parte dall’altra, da Orsolini a Conceiçao.

Tuttosport: “Thiago Motta è questa roba qui, non cambia neanche con un mercato faraonico”

Cosa vuol dire? Che Motta è essenzialmente questa roba qui. E che non cambia neanche a seconda del contesto, dei giocatori, del mercato faraonico o meno presentatogli tra estate e inverno. Tra il gruppo a disposizione nel giugno del 2023 e la Juve di oggi, ballano infatti circa 400 milioni di valutazioni – dati Transfermarkt -, si passa da 252,2 milioni di euro di allora ai 645,20 milioni di adesso. È un’enormità. Ed è una carenza tecnica, invece, questa produzione così simile tra l’una e l’altra squadra, dalle percentuali di passaggi nella propria metà campo – da 91.4% a 91.8% -, a quelli prodotti nell’altra metà del rettangolo verde, 78% prima e 79.5% dopo. Ancora: quante big chances sono state create? Differenza di 0.2 in favore dell’ultima formazione allenata da Thiago Motta, mentre è di 0.7 la differenza (in negativo) di palle lunghe e cross di media a partita. C’è un filo rosso, sì, ed è chiaro. Un filo rosso tradotto persino nelle statistiche.

La differenza nei gol segnati è di più 3 per Kolo Muani e compagni, nei gol subiti è di meno 7 per Beukema e la sua retroguardia. La media reti è praticamente identica, così come restano pochi e pressoché uguali le marcature da fuori area: 8 e 7, favore bolognese. 

Il tifoso juventino Pigi Battista annuncia lo sciopero finché ci sarà Thiago Motta in panchina. 

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