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Coventry è la “faccia tenera di una dittatura”: il Telegraph fa giustizia del buonismo sulla donna a capo del Cio

Vicina all’ex dittatore dello Zimbabwe Mugabe, delfina del presidente uscente il putiniano Bach. Sarà alfiere della resistenza al cambiamento

Coventry è la “faccia tenera di una dittatura”: il Telegraph fa giustizia del buonismo sulla donna a capo del Cio
International Olympic Committee (IOC) president Thomas Bach (L) and Chair of the IOC Athletes’ Commission Kirsty Coventry attend a press conference closing an executive board meeting at the IOC headquarters in Lausanne, on January 9, 2020. The 3rd Winter Youth Olympic Games Lausanne 2020 will take place from 9 to 22 January 2020. Fabrice COFFRINI / AFP

Il Telegraph fa giustizia dell’assurdo buonismo che circonda l’elezione di Kirsty Coventry alla guida del Cio il Comitato olimpico internazionale. La prima donna della storia del Cio. Ma anche la donna hanno i loro lati oscuri. È lei la nuova presidente del Comitato Olimpico internazionale, ministra dello sport dello Zimbabwe, ex nuotatrice medaglia d’oro ad Atene 2004 e a Pechino 2008. E proprio di ritorno da Pechino, venne definita «la nostra ragazza d’oro». Fu Robert Mugabe a parlare così di lei, ex presidente dello Zimbabwe che il Telegraph definisce “tiranno assassino che ha governato per 37 anni“. Era, di fatto, la candidata del presidente uscente il putiniano Thomas Bach.

Ha assunto la carica più potente nello sport globale. Dopo tutto, la sua ascesa alla presidenza del Comitato Olimpico Internazionale è stata preceduta da quasi sette anni come ministro dello sport nel governo di Emmerson Mnangagwa, leader del partito Zanu-PF e successore scelto personalmente da Mugabe. Solo questa settimana è stata castigata su Newsweek da Mohamed Keita, Africa Senior Policy Officer presso la Human Rights Foundation, come la «faccia tenera di una dittatura»“.

L’etichetta sembra particolarmente appropriata – continua il Telegraph – in quanto è insediata come successore di Thomas Bach, che per 13 anni si è mascherato da gentile figura di spicco del movimento olimpico, mentre si comportava come un autocrate spietato“.

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Il sarcasmo inglese: “successo straordinario di Coventry”

Il Telegraph non si capacita dello “straordinario successo elettorale, ha ottenuto la maggioranza assoluta al primo turno di votazioni“. Non ci sono dubbi per quella che viene definita “la delfina di Bach“, è “l’espressione più vivida del desiderio di Bach di insediare un candidato di continuità, piuttosto che un autentico riformatore come Lord Coe“. Sebastian Coe, inglese, è il grande sconfitto di queste elezioni.

E alla prima conferenza stampa da presidente, i giornalisti non potevano non chiedere del suo sostegno “a uno dei regimi più controversi dell’Africa“. E Coventry ha risposto:

«Per quanto riguarda il mio Paese, ho scelto di provare a creare un cambiamento dall’interno. Sì, viene criticato. Ma va bene così. Non credo che si possa urlare da bordo campo per creare un cambiamento. Credo che si debba stare seduti al tavolo».

“La stessa filosofia è stata applicata alla sua scalata al Cio. Ma il patrocinio di Bach ha da allora assicurato un’ascesa fulminea“. Il fatto che sia la prima donna a capo del Cio, per il Telegraph, è soltanto “un antidoto rinfrescante all’immagine del Cio come patriarcato arido“.

Gli inglesi però non vogliono far passare Coventry come una novità positiva. Tutt’altro e citano “il suo passato di leader della “Crocodile Gang”, un gruppo di guerriglieri che attaccò le fattorie di proprietà dei bianchi negli anni ’60, non è lusinghiera“.

Nel 2020, ha accettato un contratto di locazione per una fattoria sequestrata al culmine dell’accaparramento di terre da parte di Mugabe. I critici nella sua terra natale hanno definito questo come una ricompensa per la sua incrollabile lealtà politica. Coventry ha rifiutato di commentare“.

Anche nel caso Imane Khelif e Lin Yu-ting delle ultime Olimpiadi, Coventry “nonostante i test sul sesso indicassero la presenza di cromosomi maschili, lei sedeva nel consiglio esecutivo che ha permesso la farsa” (Il Telegraph sostiene la tesi per cui Khelif non doveva gareggiare nella categoria donne, ndr).

Perché alla fine Sebastian Coe ha perso? Perche ha “irritato troppe persone con la sua audacia, sia nel difendere le atlete donne sia nell’offrire ricompense in denaro ai campioni olimpici di atletica leggera. Si è trovato eclissato da un insider di basso profilo“.

Il trionfo di Coventry offre un salutare promemoria non solo del potere di Bach, ma anche dell’avversione radicata di questa organizzazione al cambiamento“.

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