Su Instagram: «Il club era preoccupato perché quattro giorni fa sono uscito dal campo. Abbiamo deciso insieme con i dottori del club e della nazionale»

Amir Rrahmani chiarisce le sue parole dopo la partita tra Kosovo e Islanda. Su X ha scritto:
«La parole “pressione” dipende da che maniera lo dici e in quale lingua. In Italiano sarebbe preoccupazione. Preoccupazione perché quattro giorni fa sono uscito dal campo. Decidendo insieme con tutti i dottori di tutte e due le parti abbiamo deciso di giocare e ne valeva la pena per abbiamo vinto. Sempre pronto per il Napoli e per il Kosovo».
Diversi media italiani hanno travisato le parole che il difensore del Napoli ha rilasciato dopo la partita con la sua nazionale, il Kosovo, vinta 2-1 contro l’Islanda. Inizialmente si pensava a uno scivolone del difensore che aveva parlato di “pressione” dal Napoli per non giocare con il Kosovo.
Rrahmani ha però immediatamente voluto chiarire che la traduzione era sbagliata. Quella del Napoli era “preoccupazione” vista l’ultima partita in campionato con il Venezia che per il difensore è finita prima del fischio finale.
Rrahmani dal Kosovo: «Il Napoli preoccupato per la Nazionale, domenica mi ero fatto male» – VIDEO
Amir Rrahmani, difensore del Napoli, nell’ultima partita in Serie A contro il Venezia ha chiesto il cambio per un leggero affaticamento a fine partita. Poi è partito per aggregarsi alla sua nazionale, il Kosovo, e ieri sera la vittoria contro l’Islanda in Nations League per 2-1. Dopo la partita il difensore ha rilasciato alcune dichiarazioni riprese dal Corriere dello Sport.
«Vincere è sempre bello, credo che abbiamo fatto un buon lavoro. Siamo fiduciosi. Sarà molto più difficile il ritorno, è come una finale. Ovviamente un grande risultato arrivare fin qui, ma anche questa è stata una partita complessa».
Dopo la partita a Klan Kosova Tv:
«Avevo molti dubbi sul giocare, perché ero uscito dall’ultima partita con un problema, quattro giorni fa, e il club mi aveva fatto un po’ di pressione per non giocare, ma ho deciso di scendere in campo e ne è valsa la pena».