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Okafor ritrova il Milan e Napoli spera che possa essere la sua serata

Il Corsport: Conte lo ha schierato quattro volte su otto e sempre a partita in corso. Totale minuti giocati: 36 (esclusi recuperi). Cose da ricordare: il cross di Venezia

Okafor ritrova il Milan e Napoli spera che possa essere la sua serata
Db Como 23/02/2025 - campionato di calcio serie A / Como-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Noah Okafor-Gabriel Strefezza

Okafor ritrova il Milan e Napoli spera che possa essere la sua serata

Prima o poi dovrà arrivare la giornata buona di Okafor. Come i numeri attesi al Lotto. Ora c’è il Milan, la sua squadra (per il riscatto servirebbero 23 milioni e mezzo: come si dice a Roma, ciao core), e Napoli spera che domenica sera lo svizzero possa lasciare il primo segno in questa sua esperienza in azzurro che fin qui, diciamolo, è stata anonima. Da ricordare il guizzo di Venezia: scatto e cross per Simeone che però ha buttato il pallone in Laguna.

Scrive il Corriere dello Sport con Fabio Mandarini:

La vita di Noah Okafor è cambiata in un attimo: fino al 2 febbraio era un giocatore del Milan e il giorno dopo s’è ritrovato a Napoli. Detto, fatto. Senza neanche il tempo di pensare e senza il bisogno di riflettere: a Milano non riusciva a trovare più spazio e da queste parti c’era una chance molto ghiotta da cogliere al volo. Nonostante tutto e contro ogni pronostico: la storia racconta che il suo è stato un ingaggio last second, la soluzione post Kvara all’ultima curva dopo il tramonto delle trattative per Garnacho, Adeyemi e Lang, delle ipotesi Zhegrova e Boga e di chissà chi altro nascosto nel cassetto dei segreti del mercato. Fatto sta che oggi, cioè domenica, Okafor sfiderà proprio il Diavolo.

55 giorni dopo, Okafor ritrova il Milan

Cinquantacinque giorni dopo il volo d’andata per Capodichino, con ritorno fissato a fine campionato, per poi dedicarsi al futuro. Il presente, però, è Conte ed è una corsa scudetto a cui Noah, talento un po’ discontinuo con un bagaglio tecnico di qualità, potrà – dovrà – dare qualcosa. A Venezia ci ha provato: dentro nel finale ma subito ideatore della palla gol più nitida della partita (sprecata), scattando a sinistra e pescando Simeone con un cross teso, pulito, preciso. Una prova generale? Mettiamola così. Il Napoli ci crede. Ci spera.

Per la precisione: Conte lo ha schierato quattro volte su otto e sempre a partita in corso. Esordio contro l’Udinese e una mini collezione di 36 minuti (esclusi recuperi). Il meglio, dicevamo, l’ha dato a Venezia prima della sosta, saltando sulla laguna a 14 minuti dalla fine, sullo 0-0 inchiodato, e producendo uno sprint di quelli che possono invertire il trend di una giornata. Bravo, bene, ma serviranno un bis e magari un tris.  

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