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Maccarani: «Il licenziamento? L’ho saputo dai social. È drammatico, da domani non posso più venire al lavoro»

Ginnastica ritmica. «Non ho avuto alcun preavviso telefonico né verbale da parte del presidente. Non mi aveva parlato della squadra»

Maccarani: «Il licenziamento? L’ho saputo dai social. È drammatico, da domani non posso più venire al lavoro»

Maccarani: «Il licenziamento? L’ho saputo dai social. È drammatico, da domani non posso più venire al lavoro»

Non l’ha presa bene Emanuela Maccarana che fino a qualche ora era fa la direttrice tecnica della Nazionale di ginnastica ritmica nonché l’allenatrice. È la professionista denunciata (assieme alla sua assistente Olga Tishina) da alcune ginnaste per le vessazione che sarebbe state costrette a subire. C’è stato un primo processo farlocca, e ora ne è in corso un altro. Il licenziamento è stato comunicato dal presidente della Federginnastica Andrea Facci. La decisione è stata presa all’unanimità dal consiglio federale. Maccarani guidava le azzurre da trent’anni.

Maccarani ha parlato con l’agenzia LaPresse e ha detto che ha saputo dai social del licenziamento:

«L’ho saputo dai social e parallelamente mi è arrivata la lettera di licenziamento dalla federazione senza nessun preavviso telefonico o verbale da parte del presidente che ho anche avuto modo di incontrare venerdì scorso l’ultima volta. Dove appunto palesava la possibilità per la direzione tecnica ma assolutamente non mi aveva detto nulla per quanto riguardava la questione della squadra».

Maccarani precisa poi che

il presidente Andrea Facci «rimanda comunque la decisione al consiglio federale. La nomina di direttore tecnico compete a lui mentre la scelta delle altre cariche sono di competenza del consiglio federale. Ma io fino alle 14 non sapevo assolutamente nulla, come del resto le ragazze, la situazione è veramente drammatica. Da domani mattina non posso più venire in scenario»

Maccarani, il licenziamento comunicato dal presidente della Federginnastica

Emanuela Maccarani è stata licenziata, non sarà più la direttrice della Nazionale italiana di ginnastica ritmica

“Ho ritenuto, anche per le note vicende di cronaca, di non confermare l’attuale direzione tecnica della sezione Ritmica, che assumerò io ad interim fino al 30 giugno. Vorrei dare un taglio diverso a questa organizzazione. Per questo, è stata votata all’unanimità la risoluzione anticipata del contratto con la direttrice tecnica della Nazionale di ritmica, Emanuela Maccarani”. Lo ha detto il presidente della Federginnastica, Andrea Facci, in conferenza stampa, chiudendo “una gestione tecnica durata più di 30 anni, che negli ultimi mesi dopo le vicende che tutti conosciamo aveva garantito la continuità” portando le Farfalle ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.

“Ma ora abbiamo deciso che il ciclo si sia esaurito e anche la squadra grazie ai nuovi innesti ha bisogno di guardare al futuro. Lo facciamo con energia e ottimismo”, dice Facci.

«Nei giorni scorsi ho parlato con Maccarani»

“Oggi abbiamo preso la decisione e sono partite le comunicazioni ufficiali. Io domani andrò a Desio a incontrare le tecniche e le ginnaste dell’Accademia per parlare con loro e spiegare che si inizierà una diversa tipologia di percorso. Nei giorni passati ho avuto delle interlocuzioni con la professoressa Maccarani, dove avevo espresso le mie difficoltà, la decisione nello specifico gliel’ho anticipata venerdì pomeriggio”.

“Io sono entrato in Federazione nel 2017. L’ambiente, quando scoppiò il caso, è stato molto colpito: io sono rimasto alla finestra e non ho avuto parte attiva nella gestione” della vicenda.

“Personalmente ritengo che si sia cercato di gestire la situazione in funzione dell’obiettivo delle Olimpiadi e penso che sia molto facile con il senno di poi commentare le scelte altrui. Dico che questa vicenda durata così tanto ha colpito molto e ha avuto una ricaduta emotiva che non ha giovato all’ambiente. Ci sono dei procedimenti giudiziari in atto e mi son ritrovato con dei nodi che sono arrivati al pettine, dunque ci si trova a fare delle valutazioni. Alcune cose hanno danneggiato il nostro ambiente e me ne dispiace, ma ora vorrei porre l’accento più sul futuro che sul passato”.

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