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De Gea: «Si dà troppa importanza al gioco coi piedi, il portiere deve essere bravo con le mani e mentalmente»

A Repubblica: «il primo aspetto che noto è la reattività, come cade, come blocca il pallone. Ho giocato con fuoriclasse: Van Persie, Ronaldo, Rooney, Ibra, Lukaku»

De Gea: «Si dà troppa importanza al gioco coi piedi, il portiere deve essere bravo con le mani e mentalmente»
Cm Torino 29/12/2024 - campionato di calcio serie A / Juventus-Fiorentina / foto Crisitano Mazzi/Image Sport nella foto: David de Gea

De Gea: «Si dà troppa importanza al gioco coi piedi, il portiere deve essere bravo con le mani e mentalmente»

Come è cambiata la vita dei calciatori in questi anni?
«È tutto cambiato. Non è facile far comprendere ai tifosi che non si può rimanere sempre nello stesso club per tanti anni. Rispetto a qualche anno fa hanno molto più spazio le ambizioni personali. Una volta i senatori venivano rispettati dai più giovani, adesso può capitare che un ragazzino quasi non ti saluti. È cambiata la vita, non solo il calcio. Mi reputo un leader e su alcuni principi non scendo a compromessi».

Tipo?
«Dopo una sconfitta non voglio parlare con nessuno. Silenzio e riflessione finché non torno a casa. Invece in passato ho visto compagni ai quali non fregava niente, ridevano e scherzavano senza pensare ai tifosi e ai loro sacrifici. La mia mentalità, e l’ho ribadito anche a Firenze, è una: vincere, vincere, solo vincere».

Qual è il primo aspetto che nota in un portiere?
«La reattività, come cade, come blocca il pallone. Ammiro diversi portieri attuali, da giovane mi fermavo a osservare gli altri da dietro la rete cercando di rubare con gli occhi i loro punti di forza».

Si gioca troppo con i piedi?
«Penso si dia troppa importanza a questo particolare. Conta, certo, ma prima di tutto il portiere deve essere bravo con le mani. E mentalmente, il mio vero pregio».

Ha giocato con fuoriclasse assoluti: i migliori?
«Van Persie, Cristiano Ronaldo, Rooney, Ibra, Lukaku. Quando in partitella non mi segnavano, però, si disperavano anche loro».

Solo il Manchester United poteva lasciar andare De Gea a zero per strapagare Onana (20 gennaio 2025)

Ha sbagliato il Manchester United a investire su Andre Onana e lasciar partire De Gea a parametro zero? Secondo il Daily Mail sì. Il portiere ex Inter, nonostante sia ritenuto uno dei migliori della squadra, sembra non aver conquistato appieno i tifosi e la stampa inglese, ieri contro il Brighton un ennesimo errore che ha portato a uno dei tre gol dell’ex club di De Zerbi. Al contrario, l’estremo difensore spagnolo alla Fiorentina sta facendo bene.

Il Daily Mail scrive:

Lo spagnolo ha lasciato l’Old Trafford dopo 12 anni nell’estate del 2023. E’ stato sostituito da Onana, pagato 43 milioni di sterline, che aveva raggiunto la finale di Champions League con l’Inter e Ten Hag lo aveva già allenato all’Ajax. Il camerunense è probabilmente tra i migliori calciatori dello United, ma una serie di errori gravi lo hanno messo in discussione; sono già quattro gli sbagli che hanno portato a un gol in questa stagione, mentre De Gea non ne ha fatto neanche uno alla Fiorentina.

In 29 presenze, Onana ha subito 41 gol, De Gea 22 in 19 presenze. A 34 anni lo spagnolo ha ancora molto da dare, sta salvando una media del 72% dei tiri in porta subiti dalla sua squadra, un dato che lo metterebbe tra i migliori portieri della Premier; anche il tecnico della Viola Palladino è rimasto impressionato dalle sue notevoli prestazioni, dice che la sua forma è tornata a quando lasciò l’Atletico Madrid per lo United [aveva 21 anni, ndr]. Inoltre, Onana ha parato un solo rigore su quattro, mentre De Gea due degli ultimi tre.

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