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Mai più “casi Khelif”: l’atletica introduce il tampone per togliere dubbi sull’identità di genere (Libero)

Sarà in atto già nei Mondiali di settembre. Il numero uno dell’atletica Coe: «È un test non invasivo e diventato necessario». Coventry sembra essere d’accordo e alle Olimpiadi varranno le regole del Cio. 

Mai più “casi Khelif”: l’atletica introduce il tampone per togliere dubbi sull’identità di genere (Libero)
Parigi (Francia) 01/08/2024 - Olimpiadi Parigi 2024 / pugilato / foto Imago/Image Sport nella foto: Imane Khelif-Angela Carini ONLY ITALY

A poco più di tre anni dalle Olimpiadi di Los Angeles, l’atletica mondiale non vuole rischiare casi come quello della Khelif nel pugilato che ha fatto molto discutere a Parigi. E così, il numero uno della disciplina, Sebastian Coe, introduce il tampone della guancia per determinare il sesso di un atleta senza dubbi.

L’atletica introduce il tampone per togliere dubbi sull’identità di genere ed evitare “casi Khelif”

Libero scrive:

L’idea di fondo è chiara: eliminare le zone d’ombra e tutte le situazioni ambigue che oggi, in nome del “gender” hanno cambiato la visione dello sport. Se nel mondo del lavoro l’identità di genere di una persona può essere diversa dal proprio sesso biologico, nello sport serve equità e le differenze fisiche rischiano di falsare profondamente i risultati. Così ancora prima dei Mondiali settembrini a Tokyo e soprattutto lì, l’atletica testerà i casi dubbi. «È un test assolutamente non invasivo – assicura Coe – e diventato necessario. Negli ultimi tempi si è parlato molto dell’integrità dello sport femminile, ora si tratta di garantirla veramente».

Kirsty Coventry [presidente del Comitato Olimpico Internazionale, ndr] sa di non poter procrastinare a lungo una decisione definitiva sulla questione. Appena eletta non ha escluso la necessità di reintrodurre i test del sesso, in tutte le discipline, e almeno formalmente sta dalla parte di Coe. Ogni federazione mondiale scrive le sue regole, alle Olimpiadi valgono quelle del Cio.

La Sueddeutsche: l’elezione di Coventry al Cio (prima donna) è la vittoria dell’ancien regime

Nei 30 minuti che Bach ha impiegato per annunciare la decisione, la certezza ha cominciato a farsi strada: una vittoria per ko tecnico al primo round, che avrebbe potuto essere ottenuta quasi solo da Coventry“. Prima delle elezioni, si vociferava della possibile vittoria di Samaranch Jr. o anche di Sebastian Coe. “Ma tutti questi piani sono andati in frantumi, sgretolandosi come le rovine dell’antica Olimpia, quando Bach ha aperto il suo pezzo di carta“. Il Cio ha il suo primo presidente donna: Kirsty Coventry, 41 anni, dello Zimbabwe. Una vera novità visto che in 131 anni di storia il Cio ha avuto alla sua guida solo europei e un nordamericano.

Nessuno si aspettava la sua elezione, continua la Sueddeutsche, forse nemmeno lei. I favoriti erano Coe e Samaranch, “entrambi convinti che il movimento volesse davvero riportare uno spirito più democratico dopo dodici anni di governo sempre più autocratico“. E invece ha vinto “il candidato preferito di Bach“.

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