È il bosniaco Demirovic che gioca allo Stoccarda (non proprio Yamal). È il più forte formato lì. Il viaggio di Athletic alla ricerca dei perché

The Athletic dedica un articolo all’avanguardia Lipsia, al suo centro dell’allenamento e al modo in cui cresce i giovani, sempre a contatto con la prima squadra per sentirne l’ispirazione. L’accademia – spiega il quotidiano – può ospitare fino a 50 ragazzi, offrendo strutture d’avanguardia tra palestre, mini-stadio, campi da allenamento e sistemi di monitoraggio avanzati. Ciononostante il Lipsia non ha ancora lanciato veri e propri fuoriclasse dal proprio vivaio. Non solo, ma il giocatore più noto sfornato dall’Accademia del Lipsia è il bosniaco Demirovic dello Stoccarda (non esattamente Yamal). Quindi non solo fuoriclasse ma nemmeno calciatori forti o medio-forti.
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Lipsia, la rivoluzione di Manuel Baum (The Athletic)
Scrive Athletic:
La struttura ospita sempre 50 giocatori delle giovanili. Vivono ai piani superiori, hanno il proprio appartamento con cucina, sono seguiti da una famiglia ospitante che vive lì. E c’è tutto ciò di cui un giovane calciatore potrebbe aver bisogno. Palestre all’avanguardia. Un mini stadio all’esterno, tra campi di allenamento, un percorso ad ostacoli, una collinetta dove potere fare gli sprint in salita e persino un campo da padel. Ogni azione dei giocatori dell’academy in allenamento viene monitorata da una rete di telecamere che coprono ogni filo d’erba. C’è anche un’app attraverso la quale gli allenatori sono in grado di inviare clip sulle recente prestazioni. È quindi una struttura dove si dovrebbe fare carriera. Eppure non è così. L’attaccante dello Stoccarda Ermedin Demirovic è il giocatore di Bundesliga di più alto profilo ad aver trascorso del tempo nel centro giovanile del Lipsia, e non c’è ancora traccia di una stella nostrana.
Racconta Athletic che
nel 2023 il Lipsia ha affidato la rifondazione del settore giovanile a Manuel Baum, ex tecnico di Augsburg, Schalke e delle giovanili tedesche. Fondato solo nel 2009, il club ha iniziato con risorse limitate e una posizione geografica sfavorevole: in Sassonia – racconta sempre il giornale – ci sono poche academy di livello e i giovani arrivano con una preparazione insufficiente. Anche il contesto economico incide: il salario medio nella Germania orientale resta inferiore rispetto all’ovest, rendendo difficile per molte famiglie sostenere il percorso calcistico dei figli. Il dato è chiaro: esclusa Berlino, solo sette giocatori dell’est hanno giocato in Bundesliga in questa stagione.
La soluzione del club di Redbull è stata lanciata nel 2024:
“Per colmare il divario, nel 2024 il Lipsia ha lanciato il programma Forderoffensive, che finanzia club locali fornendo attrezzature, allenatori e corsi di formazione. «In questa regione vivono oltre 600.000 persone. Possiamo sviluppare molti giocatori», sottolinea Baum.
Ma secondo lui, il problema principale è più a monte: «Tutti parlano della difficoltà nel passaggio tra Under-19 e prima squadra. Per me, invece, la criticità è nella fase di base: iniziamo a educare i giocatori troppo tardi e ci concentriamo su come devono correre anziché su cosa fare con il pallone.» Per questo, il Lipsia investe risorse nei più piccoli, rivedendo anche la gerarchia interna. «In molti club, un allenatore dell’Under-16 guadagna il doppio di uno dell’Under-10. Quindi il suo obiettivo diventa salire di categoria, non formare i ragazzi. Questo è un problema.»”
Dunque l’accademia ha cambiato rotta. Ora tutte le squadre giovanili, dall’Under-16 in su, seguono la stessa impostazione tattica. Ma il vero cambiamento riguarda i più piccoli: nessun ruolo fisso prima dei 16 anni, più attenzione alla creatività e meno rigidità tattica.
Baum ha introdotto tre tipologie di allenamento:
- Safe games: per costruire fiducia.
- Stretch games: per affinare le competenze.
- Stress games: per testare la resistenza alla pressione.