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Gravina: «Ritrovata sintonia con il ministro Abodi. In tempi brevi la nomina di un commissario per gli stadi»

A margine del consiglio federale: «Abbiamo parlato delle necessità del calcio e di Euro 2032, l’ho trovato impegnato nel trovare delle soluzioni»

Gravina: «Ritrovata sintonia con il ministro Abodi. In tempi brevi la nomina di un commissario per gli stadi»
Dc Firenze 23/02/2024 - amichevole / Italia-Irlanda femminile / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

Gabriele Gravina a margine del Consiglio Federale ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti. Il presidente della Figc si è soffermato sulla preparazione di Eruo2032 organizzati in collaborazione con la Turchia. Gravina ha spiegato come vuole muoversi in merito:

«Ho incontrato il ministro dello sport Abodi mercoledì e sottolineo una sintonia massima, ritrovata. Abbiamo avuto modo di parlare delle necessità del calcio e di Euro 2032, l’ho trovato impegnato nel trovare delle soluzioni. In tempi brevissimi, poi, ci sarà la nomina di un commissario per gli stadi».

Gravina: «Non siamo pronti per gli arbitri che spiegano le loro decisioni durante le partite»

Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha concesso un’intervista al quotidiano La Stampa. Intervista a firma Guglielmo Buccheri e Gianluca Oddenino.

E parlare degli arbitri che spiegano le loro decisioni durante le gare?
«Ci arriveremo, ci siamo già arrivati. Ma non da noi».

Sarebbe una trappola?
«Si tratta di una questione culturale: in Spagna va bene, in Germania anche, in un nostro derby no. Non siamo pronti».

La storia del campionato sta arrivando vicino al traguardo: tutto è ancora in discussione, tutto da definire. Teme un innalzamento dei toni?
Gravina: «Si parli degli arbitri, ma in modo corretto. Se si va oltre, ci sono le sanzioni: prima parlavo di fantasia ed evoluzione, ma nel calcio ci sono gli errori e sono gli errori a non trasformarlo in un videogioco».

Sente le società in fibrillazione?
«No, assolutamente. Sento solo commenti che faccio fatica a comprendere. Un esempio? Un fallo di mano di Gatti o un rigore non dato al Torino hanno trasmesso la sensazione di un fine settimana disastroso per la classe dei direttori di gara: due episodi su venti gare. Se si pensa che l’arbitro è infallibile, siamo fuori logica». 

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