Contro Liverpool e Aston Villa, l’ala del Psg ha mostrato la sua capacità di adattarsi rapidamente a un ambiente molto diverso da Napoli, ripagando la fiducia di Luis Enrique.

Khvicha Kvaratskhelia è stato protagonista del match tra Psg e Aston Villa di mercoledì; autore di un gol, ha vinto anche il premio come miglior giocatore della partita.
Kvaratskhelia si è adattato rapidamente in un Psg pieno di campioni
L’Equipe elogia la prestazione dell’ex Napoli e scrive:
In Champions continuano ad essere decisivi i giocatori capaci di crescere quando il livello sale. Da quando Qsi ha acquistato il Psg, i giocatori offensivi promettenti della squadra hanno soddisfatto questo criterio, sempre quando arrivano le partite ad eliminazione diretta. Mettendo insieme i due match al Parco dei Principi contro Liverpool e Aston Villa, Khvicha Kvaratskhelia ha mostrato sia la sua capacità di adattarsi rapidamente a un ambiente molto diverso da quello in cui è vissuto prima, ma ha anche mantenuto la promessa di essere un grande giocatore decisivo anche in una squadra così ricca. L’ex ds del Psg Alain Roche ha dichiarato: «Dobbiamo senza dubbio aspettare le semifinali, ma sì, il suo adattamento è spettacolare, in un contesto che è davvero favorevole: arriva in una squadra che predilige il possesso palla e che cerca molto di giocare sulle fasce». Arrivato a gennaio, l’ex Napoli è già a due gol in Champions. Ha avuto da subito la fiducia di Luis Enrique, anche quando le sue prime apparizioni in Ligue 1 sono state solo parzialmente convincenti, e lui ha ripagato questa fiducia abbastanza velocemente.
Il georgiano è uno degli ultimi veri “giocatori” sopravvissuti al calcio moderno (Guardian)
Ronay descrive il gol all’Aston Villa, ovviamente. Per dire che “in momenti come questi, è allettante parlare all’infinito di Kvaratskhelia. Possiede una gamma di abilità e doti fisiche davvero rara in un calcio moderno sempre più elaborato. Persino l’aspetto è vecchio stile, il fascino peculiare del mancino che avanza con passo lento, i calzettoni nemmeno arrotolati, solo sfacciatamente abbassati. Oltre, ovviamente, a quel modo distintivo di muoversi. Nel caso di Kvaratskhelia, questo ha a che fare con il suo rapporto con il terreno, con la capacità di fermarsi all’improvviso, di ruotare e rigirarsi nella sua stessa sfera di gravità”.