Intervista a La Stampa del presidente Figc uscente, che sfiderà Abodi nelle elezioni del 6 marzo: «Non mi aspettavo di ritrovarmi lui come avversario».
L’intervista a La Stampa
Carlo Tavecchio si avvia a essere confermato a capo del calcio italiano. Il presidente uscente della Figc sfiderà Abodi per le elezioni che si terranno tra pochi giorni (il 6 marzo), ma ha incassato il supporto della Lega Serie A e di Andrea Agnelli.
Il commento in un’intervista a La Stampa: «Il presidente della Juve è stato molto critico con me prima ancora che venissi eletto nell’agosto di tre anni fa. Ci siamo conosciuti meglio, abbiamo lavorato fianco a fianco nel consiglio della Fondazione e un giorno mi ha detto: le cose stanno andando bene. Se sento mio il suo voto? Lo stimo, ci siamo parlati spesso. Anche ultimamente. Anche a livello UEFA abbiamo fatto passi in avanti e se sarò rieletto proporrò la nostra candidatura a Euro 2028». Una notizia importante per il calcio italiano, uscito con le ossa rotte dalla selezione per le rassegne continentali del 2012 e del 2016.
Tavecchio, a La Stampa, parla anche del suo avversario nella corsa alla presidenza Figc: «Non mi aspettavo di avere Abodi come avversario, ha firmato ogni mia delibera, ha approvato ogni bilancio federale. Pensavo di dover sfidare un ex grande giocatore.
L’esperienza in Federcalcio
Tavecchio fa pure un bilancio del suo primo mandato. «Sono felice di come sono andati i miei anni di presidenza, la mia missione è stata compiuta, ma voglio completare il rinnovamento. La decisione che mi rende più orgoglioso? Le rose della squadre ridotte; il sistema di licenze nazionali che obbliga i club a programmare il loro futuro per non correre il rischio di rimanere fuori dai campionati; e i centri federali per far crescere i giovani talenti».