Il quotidiano parla di sindrome del braccino corto, il Napoli non aggredisce i toscani, li subisce. Fa tutto Lukaku, “rialzando un Napoli contratto, impreciso, pasticcione”

Angelo Rossi su il Giornale parla di Napoli-Empoli e descrive una partita un po’ diversa rispetto a quella che si è vista al Maradona. Un 3-0 che ha mostrato tutte le qualità di Napoli che ha più soluzioni per affrontare il pressing di un Empoli mai veramente pericoloso (Esposito a parte).
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Fa tutto Lukaku, “rialzando un Napoli contratto, impreciso, pasticcione”
Su il Giornale si legge:
“Un ex Inter irrompe nella lotta scudetto e tiene vivo il sogno napoletano. Due assist e un gol, mai visto un Lukaku così da queste parti, in pratica fa tutto lui contro l’Empoli, rialzando un Napoli contratto, impreciso, pasticcione e perché no, bruttino per un tempo che trasmette l’idea di essere stanco, forse non lo è nelle gambe ma nella testa sì.
Soffre nei 45’ iniziali contro un avversario privo di otto titolari, che non bilanciano per niente le assenze di Di Lorenzo e Anguissa dall’altra parte perché dovrebbe esserci ben altra differenza di passo e di tecnica tra i protagonisti in campo ma agli azzurri deve aver preso la sindrome del braccino corto: giocano per la seconda volta di fila 48 ore dopo la capolista e avvertono la tensione, perché non aggrediscono i toscani, li subiscono dal fischio d’inizio, impiegando un quarto d’ora prima di imporre il proprio palleggio nella metà campo avversaria, dopo però aver rischiato su un paio di incursioni di Pezzella e sulla conclusione di Fazzini. Il Napoli è monotematico, perché a sinistra Neres non punge e allora solita palla lunga a Lukaku che alla prima occasione contribuisce a buttare giù il castello difensivo empolese“.