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La politica fa fuori Malagò, niente quarto mandato: «Ora voglio vedere con quale faccia cambieranno la legge»

Neanche la proroga per le Olimpiadi di Milano-Cortina: «Non è giusto, nemmeno per completare il percorso iniziato dalle ceneri dopo Roma»

La politica fa fuori Malagò, niente quarto mandato: «Ora voglio vedere con quale faccia cambieranno la legge»
Dc Roma 24/10/2024 - Premio Mecenate dello Sport / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Giovanni Malago’

Giovanni Malagò non farà il quarto mandato da presidente del Coni. Lo ha confermato ieri durante il Consiglio Nazionale del Coni. Ma il quasi ex presidente ci tiene a togliersi qualche masso dalla scarpa. Le sue parole riportate dalla Gazzetta.

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«C’è una legge ma se adesso la cambiano voglio vedere con quale faccia lo fanno»

Sulla Gazzetta:

Con un discorso pieno di orgoglio e rabbia Giovanni Malagò ha dato ieri il suo addio al Coni, dopo un regno durato 12 anni, rivolgendosi al Consiglio Nazionale del Coni, lo stesso che – seppure non in questa composizione (mancano ancora i 30 nuovi rappresentanti di atleti, tecnici, enti ecc) – il 26 giugno voterà per il prossimo presidente, elenca quanto di (molto) buono è stato fatto: bilanci sempre in ordine («Con un’incredibile quota di sponsor privati»), risultati («Abbiamo vinto l’inimmaginabile») e prestigio («Dopo le macerie lasciate dalla brutta figura per la candidature di Roma»).

Poi si toglie qualche sassolino prendendosela con la politica che gli impedisce oggi di concorrere per il quarto mandato: «Pensavo, sbagliando, che certe cose potessero essere elementi di valutazione, invece non è stata fatta nessuna eccezione, neanche una proroga per Milano Cortina. Stiamo iniziando a personalizzare questa storia. Io prendo atto di tutto questo, però non è giusto, non per un mandato in più ma per completare quel percorso iniziato dalle ceneri dopo Roma e ricostruito giorno dopo giorno. E sapete perché oggi siamo a questo punto? Perché c’è una legge. Io mi inchino alla legge, ma la legge deve essere sempre legge, perché se adesso la cambiano voglio vedere con quale faccia lo fanno, se non la cambiano tremo per l’organizzazione di Milano Cortina».

Federbasket: «Malagò condizionerà seriamente la prossima elezione»

Il riferimento è a una norma (la 115/2022) che inquadra i 14 membri del CdA dei Giochi e che per una serie di mancate sovrapposizioni di ruoli rischia di dover crescere di numero, con un’indiretta frecciata al candidato al Coni Pancalli. Alla fine standing ovation, applausi scroscianti. E lui che un po’ si commuove.

Qualcuno spera che possa ancora cambiare qualcosa («Mi auguro in un intervento nelle prossime ore», dice Luciano Rossi, numero uno del Tiro a volo), ma è tardi. Il presidente della Federbasket Gianni Petrucci va oltre: «Malagò condizionerà seriamente la prossima elezione». Ecco, la caccia al nuovo presidente è inevitabilmente già partita. I candidati al momento sono tre: Buonfiglio (Federcanoa), Pancalli (Cip) e Thermes (ex atleta di windsurf), con Diana Bianchedi che ha dichiarato di sentirsi pronta per diventare, viste le sue competenze, «la prima campionessa olimpica donna alla guida del Coni». Per il momento Malagò preferisce non esporsi: «Quando si completerà il quadro delle candidature (il 6 giugno, ndr) dirò il mio nome».

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