Il recupero di Mertens su Higuain è l’emblema della voglia di vincere. Il clima di “terrore” diffuso dai media è stato del tutto fuori luogo.
È stata una partita noiosa
Alla fine è stata una partita noiosa. Nonostante il clamore, la posta in palio, il ritorno di Higuain, il pubblico delle grandi occasioni. Nonostante tutto ciò abbiamo assistito ad un match piatto. Certo, il gol di Khedira a freddo ha contribuito a smorzare gli animi, ma non è sufficiente, a mio avviso, a spiegare il match. Sarri ha messo in campo una formazione attenta. Strinic al posto di Ghoulam e Allan invece di Zielinski sono la conclusione di un ragionamento che potremmo declinare con il classico “primo, non prenderle”. Il pressing alto ha funzionato solo a tratti (e quando lo ha fatto la Juve è andata in difficoltà); non abbiamo visto l’intensità del primo tempo contro il Real Madrid.
Certo, con il Real le abbiamo prese mentre ieri un punto lo abbiamo incamerato, ma è un pareggio amaro. Probabilmente i cambi forzati (Strinic e Hamsik hanno chiesto di essere sostituiti) hanno impedito al mister di provare a cambiare qualcosa nel finale. Ma la sensazione è che in Coppa Italia servirà un approccio molto diverso per tentare di passare il turno.
Veniamo al premio per la maglia sudata per Napoli – Juventus
Al terzo posto: Elseid Hysaj
Finalmente determinato. Non lo si vedeva così dalla scorsa stagione. Nel primo tempo costringe Mandzukic a fare il terzino, in due occasioni, purtroppo non sfruttate, arriva sul fondo benissimo e semina il panico in area bianconera. La sola pecca è quella di essersi fatto sfuggire Higuain nell’unica volta che se lo trova davanti (che sarà anche l’unica palla toccata dall’argentino in tutta la partita). In una partita bloccata capisce che provare a saltare l’uomo può essere la chiave per mettere fine ad un interminabile quanto infruttuoso giro palla. Se rimarrà così in forma fino alla fine della stagione risulterà utilissimo nella corsa alla Champions.
Al secondo posto: Lorenzo Insigne
Tocca una miriade di palloni, prova ad inventare qualche assist ed è sua la conclusione più pericolosa, a parte il gol di Hamsik. Non trova il guizzo determinante, ma ci prova per 90 minuti. Instancabile anche in copertura. Dalla sua parte la Juve non passa mai e non era scontato. Quando si è trovato faccia alla porta ha dimostrato che la difesa bianconera non era impenetrabile. Per impegno e qualità avrebbe meritato di iscrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori.
Mr. Maglia sudata per Napoli – Juventus: Dries Mertens
Riceve pochissimi palloni giocabili, ma corre all’impazzata per tutto l’incontro. Nel primo tempo dopo una finta magistrale non riesce a calciare come avrebbe dovuto e serve di petto ad Hamsik un assist che avrebbe meritato di più; nel secondo tempo solo la sfortuna ed il palo gli impediscono di segnare dopo essere andato a recuperare una palla in pressing su Buffon. Quando vede Higuain puntare la porta di Rafael trova le energie per uno scatto di venti metri in recupero culminato con un tackle micidiale che gli consente di recuperare palla senza commettere fallo. Ci mette il cuore Dries. Tra gli azzurri sembrava volere la vittoria più di tutti.
La maglia asciutta per Napoli-Juventus viene assegnata a: giornali e tv.
Sinceramente, il clima di “terrore” diffuso dai media è stato del tutto fuori luogo. In città si respirava un’aria normale. Sky, per tutto il pre-partita, ha diffuso immagini di strette di mano ed abbracci tra calciatori del Napoli e della Juve accompagnati dalla didascalia “rivali non nemici”, come se ci fosse chissà quale intenzione. Ilaria D’Amico ci ha addirittura informato che Higuain è arrivato al San Paolo con una guardia del corpo, “ma è poi entrato in campo da solo”. Ma perché? Forse è mai successo che un calciatore avversario sia stato aggredito allo stadio?
La Juventus si è presentata in albergo accompagnata da uno schieramento di forze sproporzionato persino rispetto alla concomitante visita dei reali inglesi. Stiano tranquilli tutti, i tifosi del Napoli volevano solo i tre punti. Higuain si è preso i fischi che si è meritato; ed è stato trattato molto meglio, ad esempio, di come accadde a Luis Figo quando tornò al Nou Camp con la maglia del Real. L’ordine pubblico non è mai stato a rischio, nessuno ne aveva l’intenzione. Anche se ho l’impressione che a molti sarebbe piaciuto che non fosse così.