Quando giochi contro squadre così forti devi fare la partita perfetta e invece abbiamo commesso molti errori
L’aritmetica ancora non vi condanna, ma si può dire che da questa partita viene fuori un verdetto?
«Probabilmente. Avevamo un’ottima occasione. Era motivo di grande orgoglio per noi essere a così poca distanza dal Napoli. Abbiamo concesso poco nel primo tempo restando abbastanza bassi ma per battere queste squadre devi fare delle partite perfette. Abbiamo giocato un ottimo secondo tempo, con tante occasioni, ma soprattutto sul secondo gol non puoi concedere tanto al Napoli. Paradossalmente al San Paolo, pareggiando 1-1, avevamo concesso molto di più».
Lo stress da derby, le assenze importanti, la forza del Napoli. Quale di questi tre fattori ha determinato il risultato?
«Sicuramente ha pesato tutto però anche il Napoli aveva avuto due partite importanti con la Juventus. Durante questo campionato tante volte abbiamo avuto importanti assenze e abbiamo fatto meglio. Non sono deluso della prova dei ragazzi ma deluso perché in queste partite non devi commettere errori e invece ne abbiamo commessi».
Quando è andato sotto non ha pensato di mettere la difesa a 4 e tornare a giocare un certo tipo di calcio? È stato più offensivo ma ha mantenuto la difesa a 3.
«I piano B era pronto all’inizio del secondo tempo: siamo arrivati molte volte dalle parti di Reina, il problema è stato prendere il secondo gol, da lì la partita si è messa in salita. I ragazzi hanno avuto un’ottima reazione. Se non avessimo sbagliato tanto avremmo riaperto la partita e cercato il pareggio in tutti i modi. Sapevamo che dovevamo concedere il palleggio al Napoli, lo ha fatto anche la Juve che vince lo scudetto da 5-6 ani. Sapevamo che potevamo ripartire. Le prime due azioni gol le abbiamo avute. Abbiamo trovato una squadra forte, che propone calcio e che alla prima nostra scivolata ci ha fatto gol. Onore al Napoli. Non mi va di cercare un alibi nelle assenze e nelle partite giocate. Avrei voluto la squadra nel primo tempo che palleggiasse come ha fatto nel secondo».
Con le grandi avete fatto pochi punti in questo campionato. Vi manca qualcosa sul piano tecnico o su quello mentale?
«Penso che in questo momento la Juve, la Roma e il Napoli siano le più forti del campionato, lo dice la classifica. Abbiamo dimostrato andando in finale di Coppa Italia e arrivando quarti in campionato di poter dire la nostra ma in determinate partite non puoi commettere quegli errori che ultimamente non avevamo più commesso. È andata così, mi dispiace, avrei voluto vedere altro. Siamo usciti con gli applausi della nostra gente anche se eravamo in grandissima emergenza. Abbiamo dato tutto sul prato verde, qualche volta nel calcio è giusto fare i complimenti alla squadra avversaria che è venuta a Roma a giocare una grandissima partita».