Il presidente del Napoli cita un libro dello scrittore ischitano prima di paragonare Lorenzo a Dustin Hoffman del film “Piccolo grande uomo”
Il giovane che dovette abbandonare Napoli
Giuseppe Ferrandino vive a Ischia. Fumettista. Scrittore. Colpì e affascinò con “Pericle il nero” libro del 1993 che Ferrandino pubblicò con un pseudonimo. Quasi dieci anni dopo, scrisse “Saverio del Nord Ovest” di cui Massimo Citi su librinuovi.net scrive
Saverio Di Meglio da Coda è un giovane destinato al seminario, spedito dai genitori a scuola da un prete anziano «sornione, talvolta con fisime da vecchio prete, ma tal’altra con l’indifferenza di un soldato» che gli insegna il francese e gli trasmette l’amore per la lettura. Saverio non è né un uomo d’azione né un intellettuale, semplicemente un sognatore pigro e irresoluto che non ha nessuna fretta di diventare adulto. Sono le sue letture a procurargli ben presto grossissimi guai, tanto da dover abbandonare Napoli e raggiungere il Nuovo Mondo per sfuggire alla giustizia del re. Qui hanno inizio le avventure di Saverio, costretto dalle circostanze a sopravvivere solo nell’inverno canadese.
“In Canada diventerà pioniere”
De Laurentiis oggi ha citato questo libro per rispondere alla domanda su quale personaggio associasse a Lorenzo Insigne. E il presidente del Napoli, prima di approdare al cinematografico Dustin Hoffman di “Un piccolo grande uomo” il film di Arthur Penn sulla battaglia del Little Big Horn, cita Ferrandino e il suo Saverio che in Canada affronta non poche peripezie per riuscire a salvarsi la vita. «Lo zio – racconta De Laurentiis – lo imbarca per l’America e qui sulla nave, in una stalla approntata per dei muli, legge quello che trova e cioè dei testi di agronomia. Fu scoperto dall’agronomo che se lo porta in Canada dove diventerà pioniere».