Oh. Sono stufa. Ma stufa marcia, eh. Ci hanno chiesto di parlare con loro di come vorremmo lo stadio. E vabbè. Ma che dialogo è se parliamo solo noi? Tanto vale parlarsi allo specchio, si fa più bella figura, no? E così, mi è venuta l’idea. Io dico NO (un po’ come avrei risposto al referendum Mirafiori, insomma). E così mi metto ad immaginare come vorrei fosse gestita la mia città, anzi, da chi. Chiaro che il Sindaco lo farei io (il sogno è mio e me lo gestisco io) e mi prenderei pure la delega alla Pubblica Istruzione, ché mi piace parecchio l’idea di lottare contro la dispersione scolastica e per la legalità e di fare qualcosa per l’educazione degli adulti (educarne uno per salvarne cento…). Alla mia destra, in qualità di Vicesindaco, ci metto Gallo: insieme siamo una squadra fortissimi, su questo non ci piove. A Max, però, darei pure la delega allo Sport, realizzazione e gestione impianti sportivi, così se la piangono lui e DeLa, tanto il mio programma per il San Paolo in pochi realizzabili punti già l’ho dichiarato qual è. All’Edilizia e al Patrimonio ci metto mio marito. E che è? Sono stati per anni tutti dalla parte del nepotismo e del favoritismo e mo’ vuoi vedere che la colpa è mia? E che non mi si dica che ci metto un incompetente, visto che è pure architetto, eh.
Per quanto riguarda l’Igiene della città non ho neppure una piccola esitazione: Lisa forever. Alla nostra brasileira, però, vorrei regalare anche un’altra carica istituzionale, se permettete, la delega al Turismo, Grandi Eventi, Pari opportunità e Tempi della città. È che comprende tra le voci quella dei Progetti speciali relativi alle donne e i Nidi di mamme, perciò penso a lei. Però poi mi rendo conto che le ho dato solo rogne e decido di affiancargli Fràveca: un musicista, per i Concerti, può tornarle utile. Al Decoro ed arredo urbano ci piazzo i tre tenori: Carratelli, Taglialatela e Liguoro. Chi meglio di loro potrebbe occuparsi delle Biblioteche civiche, degli Archivi storici e di quelli comunali e, soprattutto, della Memoria della città? All’Ambiente pure sono certa della mia scelta: Carlo Cafiero. Mi ha convinta la sua predilezione per il fiume Sarno… E pensando a Cafiero mi è venuto pure in mente chi assegnare alla Mobilità urbana, un’illuminazione, davvero, giuro! Come ce lo vedete Ricchiuti a gestire il traffico ed i parcheggi? Eh?
Alla Cultura Maurizio de Giovanni, mentre allo Sviluppo ci vedo un duo di eccezione, Caligola e Max Roccaforte Erro, perché, come diceva Machiavelli, i contrasti ed i conflitti vanno sfruttati incanalandoli nella giusta direzione in modo da renderli produttivi e non dannosi. Alle Risorse Strategiche, ci piazzo Pasquale di Fenzo che con la sua esperienza in banca secondo me può tornare utile. E qui gli nomino d’ufficio un consulente esterno, Nordista.per.caso, che sono certa si troverebbero bene. Al Personale destinerei Paolo Carafa, che secondo me nell’utilizzo delle risorse umane e nella riforma della macchina comunale non avrebbe uguali. Alle Politiche sociali Trapani e il nostro amatissimo webmaster, chi meglio di loro, infatti, potrebbe gestire le Politiche giovanili, i Servizi informatici, le Reti telematiche e telefoniche e, soprattutto, la Città dei bambini? A proposito di Città dei bambini… ne abbiamo una??? E da quando???
Alla Legalità, Trasparenza e Polizia locale il vate Fabbrini nella sua veste ufficiale da avvocato, ma gli chiederei come dazio una poesia al giorno per scrostarci di dosso tutta la tristezza del Comune. Il Difensore civico sarebbe Pedersoli, senza ombra di dubbio. Admin ci serve qui, perciò non si tocca. Ecco. Questa sarebbe la mia squadra. Una squadra perfetta. Venti cervelli e venti cuori azzurri (a parte Ricchiuti): squadra titolare e riserve, ho coperto tutta la rosa. Lo slogan? Napolisti del mondo unitevi per realizzare l’impossibile! Sottoslogan: facciamo carne di porco. Un sogno bellissimo. Prima, però, pensiamo al Bari, eh.
Ilaria Puglia
Io, sindaco di una città
con assessori napolisti
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