Cronache di Serie A: dal regolamento di Valeri agli elfi del Sor Tuta. Il gol più bello è di Tonev che col Celtic fu squalificato per insulti razzisti
Falli da dietro – Il commento alla 35esima di Serie A
A che ora inizia la notte?
Il Toro, col cuore a Superga, vince in dieci.
Poi, nessun problema.
L’arbitro di famiglia interviene e mette a posto le cose.
Vietato vincere allo Stadium.
Complimenti a Valeri che rovina un Derby emozionante.
Applicare il regolamento sull’entrata di Acquah sarà discutibile, ma è legittimo.
Sbadigliare appena due minuti dopo su un fallo identico di Bonucci su Belotti, è da ufficio inchiesta.
L’oltraggio di Pipistrello Parapet
Intanto Pipistrello Parapet si sbarazza definitivamente (e tutti noi con lui) dell’interminabile e invero mesta telenovela del Pupone.
Gonfio di verde rancore, gli nega l’ultima passerella a San Siro.
Tutti a sottolineare l’oltraggio.
E nessuno ad accorgersi che poi alla fine i Sangue-Oro hanno pur preso a pallonate Donnarummino.
E ora sono lì ad accendere gli ultimi fuochi del campionato.
Tutti all’Olimpico domenica prossima.
La capolista si può battere.
E se si batte la capolista, tutto sarà riaperto.
Meno Tavernello, ragazzi. A San Siro si è tuttora in attesa della discesa dal pullman degli altri dieci rossoneri.
Sicchè persino il Ciclope di Sarajevo può maramaldeggiare e battere il record personale dei gol stagionali.
Vesuvio lavali col gioco
Vesuvio lavali col gioco.
E’ festa al San Paolo.
Il Fiammante Fiammingo festeggia gli anni e i gol.
I beneamati fujenti festeggiano alla Play-station l’infinita gioia di creare felicità e occasioni.
Fa niente poi se ne sprecano una vagonata.
Comunque sono più di cento i centri nell’annata.
Più o meno come Barca e Real.
Il mago Prospero-Sor Tuta festeggia i suoi quattro magnifici elfi dei boschi e dei torrenti, tutti in doppia cifra.
E questo sì che è un record.
Aquila settebellezze
A che ora è la notte? A che ora si può scatenare l’inferno?
L’unico effetto che producono le leggi proposte dai geniali bivaccanti di Palazzo Chigi è il macabro scenario dei manichini esibito al Colosseo.
Fa bene Inzaghino a vergognarsi e a rimpiangere un tifo più sereno e civile.
Aquile settebellizze.
Ciruzzo eguaglia il record di gol in una stagione e consente ai suoi di consolidare le ambizioni europee.
Da Genova
I Suniginda sono anch’essi da record e sono a un passo dalla storia.
Ultime sette partite, due punti.
Riescono nell’impresa di perdere persino contro i Grifoni che proprio non ci tenevano.
Ci riescono grazie a un Candreva, testardo e orgoglioso.
Il quale, per mostrare di che stoffa è fatto, si esibisce in un raro esempio di rigore-mozzarella.
Tonev, non un tipino simpatico
Audaci gli Squali pitagorici che sbancano l’Adriatico con il gol più bello della giornata ad opera di Aleksandăr Antonov Tonev bulgaro di ventisette anni.
Non precisamente un tipino simpatico, per via di un passato recente macchiato da una chilometrica squalifica quando vestiva la maglia del Celtic per insulti razzisti rivolti al difensore dell’Aberdeen Shay Logan.
“Saremo audaci” dichiara Nicola dopo la vittoria.
“Possiamo ancora sperare”.
“Saremo audaci”. Dichiara Macron dopo la vittoria.
Mostrerà la moglie senza trucco.