Anche sulla tovaglia, due formazioni fantastiche. Le forze spiegate in campo sono terrificanti. Sul rettangolo verde, pensiamo a strategia, tattica, gastronomia, poi non resta che affidarsi a Eupalla. C’è in ballo la lotta per lo scudetto, del palato ma non soltanto. Chi perde ne è escluso, chi vince è dannatamente lanciato. Per Roma Napoli bisogna essere molto seri, accantonando battute e ironia. Per strategia e tattica mi affiderei a qualche tappetto nelle narici dei calciatori partenopei: se non arrivano all’olfatto i profumi di quanto disposto sui tavoli a bordocampo, freghiamo i giallorossi sulla concentrazione. La tradizione culinaria è di altissimo livello, per entrambi gli schieramenti. Per l’occasione ho (provvisoriamente) ri-assegnato la maglietta n. 10: la camisetava alla pizza margherita, lascio il ruolo di bomber di peso al ragù. I dolci restano in panchina, magari alla fine li facciamo entrare. Di seguito le due formazioni da me personalmente selezionate e, vi prego, non mi aggredite nei post: in Italia siamo sessanta milioni di commissari tecnici, capite bene che fatica ho dovuto fare per tenere fuori sartù di riso, genovese e crocché. Mi sono pure beccato un vaffa dall’esclusa pasta e patate con la provola. Siate benevoli con i carciofi indorati e fritti, un mio pallino, un po’ come il Pablito Rossi di Bearzot. Sulla sponda opposta, malumore della carbonara non schierata nell’undici iniziale: si considerava titolare. Rispettando il turn over, per la ricetta di oggi spazio a un non convocato. Vinca il migliore (il Napoli). Forzanapolisempredovunquecomunque.
Tovagliolo Azzurro
Roma | Napoli | ||||
1 | Abbacchio a scottadito | 1 | Baccalà | ||
2 | Coda alla vaccinara | 2 | Spaghetti a vongole | ||
3 | Carciofi alla giudia | 3 | Parmigiana di melanzane | ||
4 | Pajata | 4 | Carciofi indorati e fritti | ||
5 | Fave al guanciale | 5 | Mozzarella di bufala | ||
6 | Spaghetti cacio e pepe | 6 | Peperoncini “di fiume” con pomodorini | ||
7 | Cicoria in padella | 7 | Salsiccie e friarielli | ||
8 | Coratella | 8 | Tortano | ||
9 | Bucatini all’amatriciana | 9 | Ragù con candele spezzate | ||
10 | Animelle di vitello in frittura | 10 | Pizza margherita | ||
11 | Puntarelle in salsa di alici | 11 | Fritturina di paranza | ||
A disposizione | A disposizione | ||||
12 | Pasta alla checca | 12 | Pastiera | ||
13 | Carbonara | 13 | Spigola all’acquapazza | ||
14 | Maritozzi con la panna | 14 | Babà al rum | ||
15 | Crostata di ricotta | 15 | Zeppole di San Giuseppe | ||
16 | Saltimbocca alla romana | 16 | Chiacchiere e sanguinaccio | ||
Allenatore: Castelli romani | Allenatore: Limoncello ghiacciato |
La ricetta di oggi: “insalata di mare forza Napoli” Ho volutamente scelto una pietanza non convocata (gestione dello spogliatoio, diamo spazio a tutti). A mio giudizio è un piatto saporito, non eccessivamente pesante né calorico: seppie, calamari, polpo, gamberi, vongole, cozze, olive verdi, olio, limone, prezzemolo e aglio facoltativi. Le quantità sceglietele voi. Preparazione: è molto semplice ma fa litigare con mogli e compagne: si sporcano un sacco di pentole. Per ogni ingrediente, infatti, la cottura è specifica e individuale, i tempi sono assolutamente diversi. Lessatura di tre minuti per i gamberi, di una ventina per le seppie e i calamari, di almeno mezz’ora per il “purpetiello” (dipende dalla grandezza dello stesso). Le vongole si aprono a parte, così come le cozze. Una volta raffreddati, seppie, calamari e polpo vanno tagliati, i gamberi sgusciati; per i frutti di mare la dottrina non è concorde: chi li lascia nella conchiglia, chi no. Per quanto mi riguarda preferisco togliere i frutti dal guscio. Assemblare quindi il tutto, compresa qualche oliva di decorazione e condire con olio e un pochino dell’acqua delle cozze opportunamente filtrata. IL LIMONE SI AGGIUNGE ALL’ULTIMO MOMENTO, MI RACCOMANDO. Prezzemolo e aglio solo se graditi – io non gradisco. Servire su una bella “sperlunghetta” (termine che in italiano non esiste) sopra a un letto di insalata. Buon appetito e forza Napoli