Tutti i giornali italiani assegnano a Insigne la palma del migliore in campo, e non lesinano gli elogi: «Lorenzo chiude con un’altra grande prestazione un’annata sontuosa».

Su tutti i quotidiani
È il Lorenzo Insigne day. Non poteva essere altrimenti, dopo Italia-Liechtenstein. La suggestione della numero dieci e di una partita da numero dieci hanno portato Lorenzo al centro del discorso di ogni giornale nel day after. Insomma, un argomento perfetto per poter descrivere una partita segnata nel risultato, per poter trovare un’indicazione in un contesto in cui tutto era già deciso, e c’era da capire solo quanti gol avrebbe segnato l’Italia.
Per dire: il Corriere della Sera, nelle sue pagelle, assegna un voto di 7.5 al folletto napoletano e poi definisce così la sua partita. « L’Italia è quasi tutta sulle sue spalle e lui si esalta. Il gol, con il controllo di petto e il tiro al volo, è magnifico. L’assist per il 2-0 è di giustezza. Altre piccole magie rendono tutto più dolce». Nel pezzo sulla partita, Insigne è «il migliore per distacco», in quello d’appoggio con le dichiarazioni dei protagonisti, Lorenzo è «la speranza di Ventura per il match contro la Spagna». Insomma, un’investitura. Insigne leader tecnico della nazionale.
Stessa sensazione e parole simili su Repubblica. Gianni Mura, nel suo commento alla partita, scrive così del talento di Frattamaggiore: «Finché c’è Insigne c’è speranza. Lui e Spinazzola sono
di gran lunga le note più positive di un’Italia che tanto vorrebbe ma non molto può e che arrotonda la vittoria nel finale, come a Nizza. Lorenzo non le azzecca tutte, altrimenti sarebbe un mostro, ma quando ha la palla tra i piedi inventa quasi sempre qualcosa, per sé o per i compagni, e poi è uno dei pochi a non temere di esibirsi in dribbling. Che, contro difese chiuse, servono parecchio».
Giornali sportivi
Anche i giornali “specializzati” eleggono Insigne a uomo della serata, a protagonista assoluto. Per Fabio Licari della Gazzetta, questo Insigne è «fuori categoria a prescindere dagli avversari», il suo gol è «un gioco al volo maradoniano cui ci ha abituato in campionato». Le parole sono pesanti, il maradoniano del caso stuzzica non poco. Il fatto che si sia giocato a Udine richiama il solito discorso parallelo a Zico.
Si apre così un articolo che la rosea dedica proprio e solo a Insigne, ma che giustamente mette in risalto l’importanza della Dacia Arena per Lorenzo. Qui si è sbloccato in campionato, con una doppietta. Qui, ieri sera, si è preso l’Italia. E ha confermato il suo momento di grazia. «A Udine evidentemente Insigne si sente a casa e così ieri contro il Liechtenstein ha dispensato magie. Lorenzo si è divertito, non ha mai smesso di correre su e giù, è stato l’unico a non farsi condizionare dalla voglia di segnare e di vincere. A volte ha perfino esagerato come quando nel primo tempo ha perso il tempo al limite dell’area con una ruleta spettacolare ma non funzionale. Sono state le sue giocate e il suo talento a illuminare la serata».
Un discorso sulla stagione: «È quasi simbolico che la stagione della consacrazione di Lorenzo si sia conclusa con un’altra grande prestazione. Il rinnovo col Napoli lo ha proiettato nel futuro, ma è sul presente che Insigne deve concentrarsi costantemente: dare continuità alla crescita, fare la differenza partita dopo partita, questa deve essere la missione. L’anno prossimo è quello che porta al Mondiale, Insigne ci arriverà a 27 anni appena compiuti. Senza dubitare della presenza dell’Italia in Russia, quello sarà l’evento centrale della carriera di Lorenzo».
Corriere dello Sport
L’ultimo giornale che leggiamo insieme è il Corriere dello Sport, edizione nazionale. Insigne, qui, viene definito subito «formato Maradona». Il gol nel primo tempo «è strepitoso, glorifica la stagione e il 10 che ha sulle spalle per difficoltà, morbidezza e coraggio». Tutto bello, tutto bellissimo. Nelle pagelle, che gli valgono un 8 pieno, leggiamo così: «L’Italia è lui. Con il 10 sulle
spalle, si accentra per lasciare spazio a Spinazzola e quando ha il pallone tra i piedi è capace di magie come quella dell’1-0, una rete da fuoriclasse. È il suo primo gol in una gara valida per le qualificazioni, il terzo in azzurro. Suo anche l’assist per il raddoppio. Quest’anno a Udine aveva segnato i primi 2 gol della stagione, chiusa ieri sera in bellezza». Difficile chiedergli di più, in effetti.