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Ci attaccheranno per 15 giorni. Ora tutti uniti

Lo so. Io e te in questi lunghi mesi ci siamo scontrati e scornati praticamente su tutto. A partire dal mercato estivo, sui paroloni del presidente e sul traditore di Elfsborg fino ad arrivare al provincialismo dello zio Walter e alle questioni di etica e di importanza del Pocho per questa squadra. Lo so, probabilmente non ci siamo nemmeno troppo simpatici. Ogni argomento l’abbiamo osservato e giudicato sempre da posizioni opposte. Ci siamo punzecchiati, scontrati e colpiti costantemente. Lo so.
Però ora calma. Ora guardiamoci negli occhi senza parlare e pensiamo insieme: mentre noi ci aggrovigliavamo nei nostri pensieri e ci incazzavamo per le nostre idee contrastanti, questa squadra ha superato le difficoltà iniziali e ha iniziato a correre e a giocare sul serio a calcio. E sempre mentre noi ci alteravamo, beccandoci anche qualche censura o addirittura una querela, sempre questi ragazzi, se ne sono fregati di noi e delle nostre critiche e oltre a giocare hanno cominciato anche a vincere.
Poi, qualche presumibile battuta d’arresto generale con umani cali dei singoli e di nuovo a macinare vittorie su vittorie e ancora una volta a respirare quell’aria fresca e pura che si propaga oltre le nuvole, oltre l’inimmaginabile. Lassù ove il ciuccio osa e vola. Diciottesima vittoria, un altro tabù infranto, De Sanctis che batte il record di Castellini, Cavani eguaglia Vojak e la squadra raggiunge 59 punti. Praticamente gli stessi totali della passata stagione. Il tutto, rischiando uno strabismo acuto nel guardare con un occhio chi ci è sotto e con l’altro chi ci e sopra che si avvicina magicamente giornata dopo giornata.
Sì, questa squadra ci ha sempre creduto nel sogno e, oggi più che mai, dobbiamo stringerci e difenderla. Tutti. Sì, anche io e te. Anche noi che abbiamo maledetto Zuniga come trequartista e Sosa per la sua estenuante lentezza. Anche noi che, tra l’altro, non ci stimiamo affatto. Mettiti qui vicino a me, incollati al mio braccio e non mollarlo mai. Lega di più, non deve passare uno spiffero, un alito, ti devi attaccare. Dobbiamo essere un muro, un fortino.  Ci dobbiamo trasformare in una barriera di 6 milioni di anime, chiudere gli occhi e sempre senza parlare, stringerci e sognare insieme a chi ci ha permesso di nuovo di farlo. Otto finali, due mesi, un desiderio e accada quel che accada. Solo all’ultimo minuto dell’ultima finale poi, ci staccheremo, riapriremo gli occhi e ci renderemo conto se quel sogno si sarà materializzato in qualcosa di reale e magari pluricolorato. Allora che aspetti? Stringi di più.
Già immagino le notizie in questi 15 lunghissimi giorni di sosta. In copertina, sul corsera, vedo con la mente la faccia di Mazzarri con un titolone a caratteri cubitali che recita “Inter-Walter: è fatta” con un piacevolissimo pezzo dell’altrettanto simpaticissimo Costa che svela il retroscena dell’accordo per il prossimo anno in seguito ad un incontro segreto notturno tra il nostro amato mister e Titti Moratti. Immagino  ancora foto e video inviati da Mediaset come prova di qualche notte brava di Lavezzi  e Mazzoni che si è spacciato per De Sanctis nel bel mezzo di un bunga bunga alcoolico tra palleggi e falli di mano. Per non parlare poi, delle polemiche che si vorranno far scatenare per l’improvvisa e misteriosa assenza di Gargano ieri sera al San Paolo. In questi giorni leggeremo la verità: “Mazzarri infuriato ha cacciato Gargano dall’allenamento in seguito ad una punizione dal limite che ha frantumato un finestrino della Bmw dell’allenatore parcheggiata nello spiazzo fuori Castel Volturno. Bigon si sta adoperando per ricucire lo strappo e per cambiare il vetro”.
Saranno giorni difficili e destabilizzanti, prepariamoci. E più andremo avanti, più sarà arduo restare con i nervi saldi. Vorranno gravarci di una pressione mostruosa. I media, sui giornali, nel web, non si parlerà d’altro. Per cui, insisto, attaccati di più. Difendiamo fino alla fine la nostra squadra. Difendiamo fino alla fine il nostro sogno. Senza far troppo rumore. Io e te. Noi. Tutti. Unità. Unità. Quella vera. Forza Napoli Sempre La 10 non si tocca. 15-05

Gianluigi Trapani

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