Un’azienda giapponese apporrà il suo logo sulle maglie della Juventus in tutte le competizioni nazionali. È l’idea avuta dal Napoli, rivisitata e ampliata.

Marketing
Siamo pronti a leggere tutti i commenti dei tifosi per cui le maglie della Juventus si stanno trasformando in un “volantino pubblicitario” (cit). Sì, perché anche i bianconeri – esattamente come il Napoli – hanno firmato un contratto di sponsorizzazione per il retro delle divise da gioco. Un contratto che si presume importante, con l’azienda giapponese Cygames. Il nome del brand è letterale in riferimento al settore: Cygames si occupa infatti di videogiochi. Per la prima volta nella sua storia, la Juve apporrà un marchio anche su un altro punto della maglia bianconera. La sponsorizzazione sarà visibile solo in gare nazionali, non in Champions League.
«Questo accordo per Juventus è strategico, perché permette di penetrare con forza nel mercato giapponese, e più in generale di rafforzare la nostra presenza in Asia. Le parole di Giorgio Ricci, Head of Global Partnerships and Corporate Revenues di Juventus, spiegano l’importanza della nuova partnership per il club bianconero. Tracciano una differenza importante con la sponsorizzazione “domestica” scelta dal Napoli, questo bisogna dirlo, ma fanno capire come ogni occasione di maggiori introiti debba essere sfruttata.
A dispetto delle critiche dei tifosi, per i quali le maglie non andrebbero “sporcate”. Diciamo che non funziona proprio così. Almeno non più. Rassegniamoci, e ricordiamo che il club che ha “inaugurato” questa nuova stagione del marketing sportivo è proprio il Napoli (in Italia). Piaccia o meno, è una scelta commerciale che ha fatto scuola, pur nel suo piccolo. La Juventus ha rivisitato e ampliato l’idea, fino a livelli mondiali. Ecco, ora potremmo essere noi a prendere esempio.