Basta col soldato innamorato. Oje vita, oje vita mia mi spezza il cuore, penso a Diego, guardo Lavezzi, aspetto che Mazzarri si tolga la giacca (ce l’avrà sempre il portafortuna musulmano?). Basta con Tammurriata azzurra (I’ nun capisco ‘e vvote che succede. E chello ca se vede nun se crede). A tre punti dal Milan, voglio essere allegro. E per Bologna scelgo una canzoncina dei Beatles. Obladì-obladà. Scaccia l’angoscia. Obladì-obladà life goes on, bra. Che non significa nulla. Obladì-obladà, la vita va, bra. Bra? Bra! Ci stiamo giocando lo scudetto. Incredibile, ma vero. Sette giornate per sognare. Lo spezzatino televisivo confonde le carte. Napoli e Milan giocheranno “sfalsati”. Una prima, l’altra dopo. Domenica pomeriggio gioca prima il Napoli (a Bologna), il Milan giocherà di sera (a Firenze). Ruoli invertiti nella giornata successiva: il Milan gioca sabato (con la Sampdoria), il Napoli domenica (notturna con l’Udinese). Nel sabato di Pasqua, prima il Napoli (ore 15 a Palermo, dopo il Milan ore 19 a Brescia). E, ancora, il Napoli giocherà prima (di sabato sera col Genoa al “San Paolo”, il Milan alla domenica col Bologna). Per tre volte il Napoli giocherà prima del Milan. Sarà un bene, sarà un male? Toccherà al Milan giocare sotto la pressione del risultato del Napoli. Ma quel risultato deve essere pieno, positivissimo e, allora, il Diavolo potrà andare in confusione. Potrà fare le pentole delle partite, ma non i coperchi dello scudetto. Mamma mia, se revotano ll’onne de lu mare.
Il Milan recupera Ibrahimovic (la Fiorentina sarà senza Mutu). Il Napoli è senza Cavani, ma il collettivo azzurro saprà supplire all’assenza del Matador (Lavezzi segna fuori casa: un gol al “San Paolo”; cinque fuori, due decisivi). E Hamsik ha il piedino caldo. Il Bologna è tranquillissimo (10 punti sopra la zona-retrocessione). Contropiede e Di Vaio-gol. In casa ha perso solo due partite. Il Napoli dovrà affrontare il match con equilibrio, facendo girare la palla e aprendo spazi col Pocho.
Il Napoli ha risolto undici delle 31 partite nei secondi tempi. Squadra irriducibile e di grande preparazione fisica. Sedici gol (su 50) segnati negli ultimi dieci minuti (decisivi in 5 vittorie e un pareggio). Il caldo potrebbe appannare la brillantezza degli azzurri (l’arma in più). Se il Milan ha qualche individualità di spicco che può risolvergli le partite giocando male, il Napoli ha bisogno di andare tutto a mille per prevalere. E’ come se il Napoli dovesse “lavorare” il doppio del Milan per domare le partite. Questa, a occhio, è la differenza (le notturne potranno dare una mano agli azzurri) che avvantaggerebbe la capolista. Ed è sempre un bel quesito su chi “soffre” di più: chi insegue o chi è inseguito? Chi insegue ha più entusiasmo. Potrebbe soffrire di più il Milan “obbligato” a vincere per casato, “rosa” più robusta, prestigio del presidente e fame di scudetto che gli manca da sette anni. In testa da 21 giornate potrebbe soffrire il rischio di perdere tutto nel rush finale. Ma ha esperienza (e appoggio mediatico) che lo dovrebbe tenere a galla. Se perde, perde il campionato e la faccia. Per il Napoli è solo una bella avventura. Non rischia nulla, solo l’occasione che potrebbe essere irripetibile.
Mimmo Carratelli
Obladì Obladà
a Bologna si va
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