Mourinho osserva: «Ora molti calciatori varranno molto di più, 50, 80 o 100 milioni. Saranno tutti prezzi commisurati al loro valore?».

Il mercato secondo Mou
Solito Mourinho. Dissacrante, interessante. Interrogato sul caso Neymar, il tecnico portoghese si inventa una doppia risposta. C’è quella divertente, irriverente. E poi c’è la versione serietà. Comprensibile, anzi interessante. Leggiamo prima quella “simpatica”: «Mourinho sul mercato? Varrei una sterlina in più di Neymar. 200 milioni e una sterlina».
Poi c’è il giudizio vero, quello realistico, su un caso che ha letteralmente stravolto il football europeo: «Quando abbiamo speso tutti quei soldi per Pogba l’anno scorso (105 milioni più 5 di bonus, ndr) dissi che Paul non era caro – premette il manager del Manchester United che ieri ha battuto in amichevole la Sampdoria . Si può utilizzare la parola ‘caro’ per quei giocatori acquistati a un prezzo che non corrisponde alle loro qualità. Ma per 200 milioni non penso che Neymar sia caro. Io penso che il problema sia che ci ora ci saranno più giocatori che varranno 100 milioni di sterline, 80, 60. Avranno tutti un valore tecnico commisurato al prezzo? È quello il problema, il ‘neymarismo’. Neymar è uno dei migliori al mondo, pesa molto dal punto di vista commerciale e il Psg ha pensato evidentemente a questo. Il problema non è Neymar, ma le conseguenze del trasferimento di Neymar».
Jurgen Klopp, manager del Liverpool, è invece più severo. Con la Uefa, soprattutto: «Ci sono dei club che possono spendere cifre enormi, il Manchester City e il Psg, lo sanno tutti. Io pensavo che il fair-play finanziario fosse stato inserito per evitare questo genere di situazioni. In realtà è più un insieme di consigli che di regole vere e proprie. E io questo proprio non lo capisco. Non so come si sia arrivati a questo, ma spero sia solo un’eccezione».