Sembra la mattina di Capodanno. Silenzio e strade sporche, sacchetti dovunque, monnezza d’ogni tipo. L’apoteosi dell’indifferenziata. Là dove c’erano i mille gazebo elettorali, ora ci sono solitudine e desolazione. La campagna elettorale si è conclusa, deo gratias. Personaggi che, come alcune comete, compaiono ogni cinque anni per poi ripiombare nel nulla, fisicamente non ci sono e lasciano il ricordo di sé nei mille manifesti rigorosamente selvaggi e abusivi. Il ragazzo di via Gluck – corso Secondigliano, uno scugnizzo con la maglietta di Cavani, si lancia in una serpentina tra i rifuti e, mandando avanti un arancionissimo “supersantos”, sale sul bus. Lo segue un manipolo di fetienti (in senso buono). Da quel che ho capito, sono diretti al bosco di Capodimonte, l’Hyde Park dei poveri, di noi napoletani ca ce chiagnimmo ‘e piante e Londra. Aria di smobilitazione in attesa del responso delle urne? I ragazzini sembrano essere l’unica reazione. Leggo che ieri Berlusconi ha avuto qualche timido fischio, nel comizio di chiusura alla Mostra d’Oltremare, solo quando ha accennato allo scudetto del Milan. Da mitico imbonitore, pare che subito si sia ripreso: “Il Napoli andrà in Champions, è il minimo per questa città”. Standing ovation. Non c’è niente da fare, da noi il calcio è sacro. Si gioca domani alle 20.45, nessun rinvio per le votazioni (pensavo, invece, che avrebbero rinviato). Vorrei lanciarmi nei consueti deliri e cazzeggi pre partita ma non ce la faccio. Quest’atmosfera da primo dell’anno mi rende ancora più cupo e non riesco ad essere contento per la musichetta che finalmente riascolteremo. Penso che perderemo sia con l’Inter sia con la Juve. E se anche dovessimo arrivare terzi, ma unicamente grazie a rinunzie e demeriti altrui, non sarei soddisfatto, per come sono andate le cose. Ero abbonato nel primo anno di serie C perché la fede azzurra è incrollabile. Ma oggi sono incazzato nero. Mi conforta il fatto che non azzecco previsioni e pronostici. Mai. Al lotto, con le “bollette”, in politica, al “milionario” di Jerry Scotti. Forza Napoli, smentiscimi e batti i nerazzurri. Quanto vorrei poter dire: mi sono sbagliato, meno male che non ci sono i preliminari, che Mazzarri resta, che il trio delle meraviglie non viene ceduto, che Aurelio compra quattro campioni veri, che vengono elette solo persone perbene. Oppure vorrei essere come quello scugnizzo di stamattina. Felice soltanto grazie a un pallone.
Forzanapolisemprecomunquedovunque.
Giuseppe Pedersoli