Voglia di vincere, un qualcosa in più rispetto alle scorse stagioni del Napoli: la cazzimma, nella sua accezione più completa.
In italiano sarebbe “voglia di vincere”
La cazzimma. Detta così suona come una brutta parola. E invece dà il senso vero dell’arma vincente del Napoli. A me questa storia del più giocano male più hanno chance di vincere il campionato non convince. Sarà che ne capisco poco di calcio, non sono un esperto ma solo tifoso. E devo dire che la partita con la Spal mi ha fatto soffrire molto. Abbiamo poi vinto, e alla fine questo conta.
A differenza degli altri ultimi campionati quest’anno mi sembra che abbiamo un dodicesimo giocatore in campo, anzi tredicesimo in più. Dopo Napoli, la città e il suo popolo, c’è inaspettatamente la cazzimma di cui sopra.
In italiano diremmo voglia di vincere. Ma per noi napoletani cazzima è questo ma è anche tant’altro. Fermiamoci a quello che ci interessa, e cioè le partite della nostra amata famiglia che ci rappresenta in campionato. La cazzima voglia di vincere è la nuova e distruttiva arma segreta messa a punto da mister Sarri. Un’arma che le altre squadre-nazioni non hanno e impareranno a conoscere.
A pensarci bene, se Sarri continua a far scendere in campo Marekiaro Hamsik o lascia in panchina Jorginho e Allan è per cazzimma, o no? Nella sua accezione completa. Perché è sì voglia di vincere, ma è anche testardaggine a prescindere. E il Napoli di Sarri è anche questo. Va preso in toto. Non si può scegliere quale amare. L’amore è una strana bestia. Prendere o lasciare. E io prendo.