Koulibaly è il calciatore che ha fatto più passaggi, ma la media per match premia il centromediano italobrasiliano; per Reina, 7 interventi in tutto.

Dalla squadra agli uomini
Ieri abbiamo pubblicato un report statistico sul Napoli inteso come squadra, in relazione al campionato. La creatura di Sarri ha il miglior attacco e la seconda miglior difesa della Serie A, concede meno tiri e colleziona più appoggi rispetto a tutte le altre squadre di Serie A. Oggi, invece, parleremo di giocatori. E inizieremo da una foto pubblicata da Squawka qualche giorno fa, che ha fatto bella mostra di sé su molti profili Twitter di tifosi azzurri:
Napoli are dominating the passing stats in Serie A this season. ?
No prizes for spotting the odd ones out. ? pic.twitter.com/lHprk00tD1
— Squawka Football (@Squawka) 2 ottobre 2017
Da qui si capisce quale possa essere il primo discorso calzante per il gioco del Napoli. Il possesso palla degli azzurri, altissimo e collettivo, mette cinque calciatori nella top-six dei passaggi. Koulibaly, Hamsik, Ghoulam, Insigne e Jorginho. L’ordine è assoluto, la somma di passaggi totali e non la media. Per la classifica ponderata di palloni giocati per match, le gerarchie cambiano: Jorginho è in testa con 113 appoggi ogni 90′, seguito da Hamsik e poi da Diawara. Il Napoli del possesso palla passa soprattutto attraverso i costruttori della manovra, che abitano a centrocampo. Per quanto riguarda invece la precisione assoluta nei passaggi, Koulibaly è terzo con un lusinghiero 94%, dietro a Matuidi e Pjanic. Che però, a differenza del francosenegalese, hanno molti meno minuti in campo (630′ il difensore azzurro, 484 e 456 i due centrocampisti della Juventus).
L’attacco
Per quanto riguarda il reparto avanzato, la parte del leone è di Insigne e Mertens. I due fantasisti azzurri sono, rispettivamente, quarto e sesto nella classifica di tiri per match (4.82 e 4.29). In testa c’è il protagonista assoluto di questo avvio di stagione, Paulo Dybla, che arriva a quota 6.49. Per quanto riguarda invece la precisione delle conclusioni, Mertens e Callejon entrano nella top ten: il belga ha una percentuale di shot accuracy (il rapporto tra i tiri tentati e quelli finiti nello specchio della porta) del 74%. Nessuno come lui, tra i calciatori con più di 3 conclusioni a partita, in Serie A; per lo spagnolo, invece, percentuale del 69% sulla media di 2.40 conclusioni per match. Primo Icardi, che tira poco più della metà di Mertens (2,74 tentativi ogni 90′) ma ha una accuracy dell’81%.
Nella graduatoria delle occasioni create, Insigne è secondo dietro Papu Gomez. L’argentino dell’Atalanta comanda la graduatoria specifica con 2,88 passaggi chiave per match, Insigne segue a ruota con 2.86. Per il talento di Frattamaggiore, secondo posto anche nella classifica assoluta degli assist: sono 4, solo Pjanic arriva a quota 5. Al terzo posto c’è Faouzi Ghoulam, a quota 3.
Portiere
I dati difensivi individuali del Napoli sono bassi rispetto alla media dei componenti della terza linea di altre squadre. L’alta percentuale di possesso palla limita gli intercetti, le palle spazzate e gli uno contro uno dei vari Albiol, Koulibaly, Ghoulam. Ha molto più senso verificare le statistiche di Reina, ultimo in Serie A per numero di parate effettuate. Per il portiere spagnolo, un totale di 7 interventi, esattamente come Buffon – solo che l’estremo difensore della Juventus ha saltato due partite per turn over.
Come interpretare questo dato? In maniera positiva, se incrociato con gli altri a nostra disposizione. Se il Napoli concede pochi tiri a partita, è difficile che il portiere possa compiere degli interventi. Quindi, possiamo tranquillamente affermare come Reina, in questo momento, sia il portiere meno impegnato dell’intero campionato di Serie A. E basta fare una semplice somma aritmetica per dimostrarlo: nelle sette partite giocate, il Napoli ha concesso 5 gol più 7 interventi decisivi di Reina. Totale 12 tiri in porta, e anche questo è un dato verificato. Insomma, la punizione di Ferrara è un episodio isolato, un errore laterale in un inizio di stagione in cui Reina è stato praticamente inoperoso, almeno con le mani. Per quanto riguarda il gioco di piede, lo spagnolo è quinto in classifica con una percentuale di buona distribuzione pari all’81%. Fanno meglio di lui Allison, Donnarumma, Handanovic e Strakosha. Ovvero, i portieri più giovani che giocano nelle squadre con il modello tattico più articolato e moderno.