L’assist di Mertens, l’anima di Jorginho. L’infortunio di Ghoulam cambia tutto. L’errore del Capitano
REINA. Per il povero Pepe, cara Ilaria, una premessa generale che vale per tutti. I Citizens sono tantissima roba, una squadra stellare, che trasforma gli errori veniali degli avversari in peccati mortali. Detto questo, stasera Santa Traversa non basta, se non una volta sola. Indi lo score spietato delle quattro pallette viste finire alle sue spalle. Da parte sua, salva su quel tiro dell’altro Silva, Bernardo – 6
Sui primi due gol non poteva fare molto di più. Di certo non poteva sugli altri due. Una deviazione sopra la traversa e un’altra parata all’86. Merita la sufficienza piena – 6
HYSAJ. Dopo mezz’ora la sua partita cambia in peggio e la giusta ansia da prestazione sfocia in un mare nero da incubo. Il gol di Otamendi innanzitutto, senza dimenticare Stones e le corse pazze di Sanè – 5
Non sono d’accordo. Al 12’, per i miei appunti sul taccuino, era già da 7, sia per la fase difensiva che per quella offensiva. Vera è la colpa sul gol di Otamendi, ma dopo l’infortunio di Ghoulam gioca fuori posizione ed ha un momento di appannamento. Alla ripresa, dopo la cura Sarri negli spogliatoi, rientra in partita dalla porta posteriore e non demerita – 6,5
Meglio Albiol di Koulibaly
ALBIOL. Lui e Koulibaly si ricongiungono come una coppia modello ma non basta, vedi la premessa generale. Guardiamo le cose positive: è l’uomo della provvidenza su Sterling che si era bevuto Koulibaly e si prende pure il rigore – 6
Confermo tutto, ma non blocca sul secondo gol del City, di testa. Nonostante questo il mio voto è più alto del tuo – 7
KOULIBALY. Sovente si mette a pazziare a nostro rischio e pericolo con il maledetto El Kun, Genero di Lui. Fa quello che può ma stasera si abballa a ogni ondata britannica, ripartenza o pressing che sia – 6
Al 15’ sbaglia un brutto retropassaggio e passa la palla al Manchester, ma per fortuna c’è Albiol, il suo angelo custode, a riparare. Le pazzielle di cui parli con Aguero mi sono sembrate, talvolta, una prova di forza (vinta). Più di una volta, però, sembra mettere delle pezze a disattenzioni dovute forse alla pressione emotiva – 6
Maggio entra a freddo per sostituire l’insostituibile Faouzi
GHOULAM. Fin quando resta in campo è un martello decisivo per costringere il Manchester là dietro. Poi si fa male e tutto cambia. Auguri Faouzi – 7
Meraviglioso, fino al momento dell’infortunio. Ancora una volta è uno spettacolo guardare i movimenti della fascia sinistra che innescano i piccoletti davanti, e come corre verso l’area la linea che disegna con Insigne e Mertens. Un dolore immenso vedere spezzata in due la partita quando chiede il cambio – 7
MAGGIO dal 30’. Un agnello al macello, Ilaria. Ed è giusto non infierire. L’ottusità sulla gestione dei titolarissimi, senza ricambi in difesa e in attacco, comincia a venir fuori ma l’amor patrio prevale e diciamo: viva Sarri, viva Maggio – 5
Condivido l’immagine sacrificale. Viene dato in pasto ai leoni, a freddo, quando si fa male Ghoulam: se la cavicchia con quello che può. Gioca contro dei ragazzini, in confronto a lui. Fisicamente non può opporre nulla, neppure in velocità (da qui il mezzo voto in più). Nulla può contro Sanè, e ci mancherebbe pure. Da una sua marcatura sbagliata scaturisce il gol di Stones – 5,5
ALLAN. Esaurita la spinta propulsiva dei primi strepitosi trenta minuti, anche Allan ritorna sulla terra e talvolta sprofonda all’inferno. Meno risolutivo del solito. Però, appunto, di fronte c’era la miglior squadra d’Europa – 5,5
Basterebbe riguardare il rallenty proposto da Premium al 24’, che ritrae Allan quasi sfigurato nel contrastare l’avversario: la fine del giorno è tutta là. Il confronto con Delph è un’opera d’arte, un dipinto con diverse sfumature di colore su due corpi bellissimi. Sbaglia qualcosa nell’azione di rifinitura e cala tra il primo e il secondo tempo, ma il mio voto anche in questo caso è più alto del tuo! – 6,5
ROG dal 75’. Il suo impatto pompa adrenalina e rinfocola piccole speranze. Ma è un bagliore fatuo e tardivo, e non per colpa sua – 6
Entra in campo nel momento peggiore del Napoli ma trova comunque il tempo di fare un paio di cose che sembrano venire da un giocatore di esperienza (che invece non ha) – 6
Jorginho di ghiaccio
JORGINHO. E’ un Interceptor velenoso e ispirato e instancabile. Il migliore senza dubbio lì in mezzo. E azzecca il rigore – 7
La faccia di Jorginho che urla in direzione di Gundogan: l’anima di questa partita potrebbe essere in questo fermo immagine. Ghiaccio puro quando tira il rigore, preciso e freddo. Dopo, incita i suoi e lo stadio a lottare per farcela. Una parte dell’anima del Napoli, ieri sera, passava sicuramente da lui. L’unica cosa che gli si può imputare è di non aver bloccato Sanè nel contropiede che ha portato al 3-2 ad opera di Aguero – 7
OUNAS dall’81’. Entra troppo tardi e non ha tempo quasi per nulla – senza voto
Un bel dribbling a ricordare che la stoffa c’è. Non c’è l’esperienza, però, che in Champions vale come avere un polmone in più – 6
L’errore di Marek
HAMSIK. Inizia con un tiro inutile ed egoistico, anziché aprire a sinistra. Il Capitano, in una serata del genere, è sempre più la controfigura di se stesso, a voler essere buoni il giorno di Ognissanti. Perde palle sanguinose e la ripartenza fatale che porta al gol inglese del due a tre è principalmente responsabilità sua. Purtuttavia resta in campo per novanta minuti, mistero infausto e inglorioso – 5
Si fa trovare sempre pronto per aiutare i compagni a scaricare la palla con tranquillità. Buona la qualità nell’impostazione. Troppo lezioso, però, soprattutto sul finire, quando regala la ripartenza al City: si imbarca in un balletto destro-sinistro invece di tirare la ‘sacarda’ rozza e sporca e provare a fare gol. Scagliala, Capitaaaaaaaaaaa’ – 5,5
CALLEJON. L’elastico agitarsi, come stasera, è una convulsione nervosa che può anche non fargli bene. Ha una palla d’oro sui piedi ma non è l’implacabile esecutore che conosciamo. Ricopre troppi ruoli, lo abbiamo già scritto – 5
Al 35esimo fa fallo di frustrazione su Sterling perché quello se lo è letteralmente bevuto facendogli passare il pallone sotto le gambe. Preziosissimo a difendere la fascia destra e in tutto il gioco del centrocampo. Si fa parare il gol che ci avrebbe portato in vantaggio: subito dopo, il City segna il terzo – 6
21: il numero da ricordare
MERTENS. Tra i pochi a lottare sino alla fine e vanta due assist da cineteca: quello vincente per Insigne e quello per il citato Callejon – 6,5
Nonostante il problema muscolare non molla mai. L’assist di esterno piede per Insigne vale per me da solo tutta la partita – 6,5
INSIGNE. Iper, super, ultra Magnifico stasera. Un dialogo metafisico con Dries, nella prodezza gioiosa al 20’ del primo tempo, e una traversa dopo una finta da urlo. Seguono anche Magnifici recuperi difensivi. Che volevi di più, Ilaria? – 7,5
Ah, io niente! Insigne passa a Mertens, Mertens raccoglie e di esterno piede la ripassa ad Insigne. Si ferma il mondo, si ghiacciano gli orologi: è il 21’. Ricorderemo per sempre quel minuto. È l’attimo dell’intesa perfetta, della magia. Il fermo immagine passa per la lucidità con cui Insigne raccoglie l’assist e guardando il portiere penetra la sua porta: da incorniciare. Prima della traversa, poi, si scarta – incontenibile – la qualunque. È anche protagonista di un’azione da cineteca con Rog e Callejon, che però è in fuorigioco. Fa sombrero su Danilo ridicolizzandolo. L’uscita di Ghoulam lo rende orfano, ma lui lotta, per la miseria se lotta. Splendido – 8
Un Napoli fortissimo
SARRI. Un’altra mezzora da ricordare per l’eternità, dopo quella con il Real Madrid. Ne basta una terza per arrivare a novanta minuti e disegnare la partita perfetta a tappe. Battute amare a parte, gli auguriamo lunghissima vita ma il problema della rosa corta inizia a farsi sentire, giusto un po’. Senza dimenticare la logorante questione della marcatura a zona e dei gol di testa presi – 6
Il Napoli è in un momento fantastico, Fabrizio. Una volta che avremo rafforzato ancora un po’ la mentalità – ma non siamo più ai livelli di immaturità e incompiutezza dell’anno scorso – e aggiunto un po’ di esperienza nel calcio internazionale di livello, non ce ne sarà più per nessuno. Abbiamo giocato alla pari contro una delle squadre più forti al mondo e per 25 minuti, con la velocità e la forza, li abbiamo decisamente maciullati. Poi ci siamo ripresi, certo, ma abbiamo dovuto ricostruire tutto, spaesati. Avremmo portato a compimento l’opera se Ghoulam non si fosse fatto male. Ma quando giochi contro una panchina che ha giocatori per milioni di euro e tu al posto di Ghoulam puoi solo mettere Maggio, qualcosa può anche non andare per il verso giusto. Si sono viste delle malattie, ieri sera, da entrambi i lati: uno spettacolo, tutto. Ce la siamo giocata fino in fondo, abbiamo solo stentato un po’ per la fascia ridotta a brandelli. Condivido: la riflessione da fare è sui colpi di testa, che in Europa ci puniscono sempre. Hamsik forse andava cambiato, questo sì, ma il mio voto sale anche per il lavoro straordinario fatto da questo Cristiano di nome Maurizio sui nostri: Ghoulam (se non bastasse Mertens), docet– 7
ARBITRO BRYCH. Un tedesco che non si fa intimorire da nessuno. Giustissimo il rigore su Albiol – 6,5
Forse avrebbe potuto ammonire un po’ di più i fallosi del City, ma in una partita così maschia ed alla pari ci può stare. Tutto sommato una buona conduzione – 6