Alessandro De Calò scrive sulla Gazzetta del momento di Lorenzo Insigne: «Non era facile fare l’apriscatole in una serata così importante».
Il commento di Alessandro De Calò
Saltiamo a piè pari il discorso (inevitabile, ancora) della Nazionale e di Ventura, e concentriamoci sul giudizio di Lorenzo Insigne secondo Alessandro De Calò, giornalista della Gazzetta dello Sport. Si parla della partita di ieri, ma anche dello status di Lorenzo in senso assoluto. Leggiamo: «Anche se non sta bene fisicamente, Insigne dimostra di saper crescere. Fa parlare i piedi e il talento, disegna percorsi con il pallone che gli altri non sanno. Bisogna avere classe e personalità per fare l’apriscatole come è successo a lui in una serata molto delicata, importante».
Sulla partita del Napoli: «Sembrava che le rotazioni di Sarri nell’undici iniziale volessero dirci che il campionato per il Napoli conta molto più della Champions. Per 45 minuti si è materializzata sullo sfondo un’uscita dignitosa dalla competizione: senza svaccare, senza sfiancarsi. Invece, nell’intervallo Sarri ha cambiato musica, accelerando i tempi dello spartito e il golazo di Insigne ha messo al tappeto gli ucraini, spalancando le porte al successo completato da Zielinski e Mertens».
La storia del fuoriclasse: «Insigne non lo è ancora, eppure rischia di arrivarci molto vicino, passo dopo passo. Ieri ha dimostrato di poter cambiare da solo una partita, cosa che succede abbastanza spesso a un campione come Dybala e al fenomeno numero uno, Leo Messi». Il pezzo continua sulla falsariga argentina. Si parla del match di Torino, Juventus-Barcellona. Ma quella è un’altra storia.