Finalmente è finito. Il periodo delle parole al vento. Tutte le chiacchiere sono state dette. Tutti i soloni (compreso Sacchi) hanno sentenziato. Tutti i possibili pronostici sono stati fatti. Tutti i giudizi sono stati emessi. Anche gli scioperi sono stati consumati. Finalmente! Si torna a giocare. Da questa sera i ragionamenti cedono il posto all’emozione. Ed ai fatti. Il campionato del Napoli comincia. La crisi di astinenza dopo settimane e settimane senza goal e senza passione si è fatta forte. In particolare per me che odio esordi precampionato e partite finte. Nelle quali, ossessionato come sono dal calcolo delle probabilità, in fondo in fondo spero che le cose vadano male riservando l’aiuto della dea bendata alle partite che contano. E cioè campionato e coppa.
Che cosa mi aspetto? Di divertirmi. Di emozionarmi sulla stadio o davanti allo schermo della tv. Che cosa desidero? Vincere. Meglio se accade dando lezioni. Ma anche per un rimpallo o per una svista arbitrale va bene lo stesso. La metrica dei valori nel calcio per me è semplicissima. Sei bravo se fai goal e vinci. Meno bravo se non fai goal e pareggi. Scarso se non fai goal e perdi.
E’ la metrica della passione irrazionale che mi prende.
E’ il grande mistero che accompagna lo sport più bello del mondo.
Ci sarà tempo per giudicare, vagliare, esaminare. Acquisti, qualità del gioco, preparazione atletica, motivazioni psicologiche …..
Ci sarà tempo per “ intellettualizzare “ il calcio.
Oggi no. Oggi un solo grido.E quindi forza Napoli!
Guido Trombetti