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La testa c’è e mi pare la cosa più importante

Insomma, chi ben comincia… Abbiamo vinto 3-1 a Cesena, su un campo non facile. Certo, abbiamo segnato il primo gol su un’ingenuità da oratorio, e fatto gli altri due in superiorità numerica. Ma, come si dice, una grande squadra è tale quando sfrutta il primo errore dell’avversario. E noi a Cesena ci siamo comportati da squadra più forte. Consapevole della propria superiorità. L’esordio me lo sono gustato col prode d’Esposito. E per una volta si sono invertiti i ruoli. In genere è lui agitato e io serafico. Stavolta, invece, io ero molto preoccupato, soprattutto alla fine del primo tempo. Questi corrono troppo di più dicevo. E lui niente. Ha avuto ragione. Nella prima frazione, come sempre quando il gioco latita, ci siamo aggrappati a Lavezzi e lui si è fatto trovare presente. Poi Inler è salito in cattedra e, soprattutto, è entrato il principe slovacco. Quanto amo chi sa praticare questo gioco!
Abbiamo fatto tre gol con un Cavani all’asciutto e un po’ estraneo alla manovra. E non è poco. Grandissimo Campagnaro. Certo, non possiamo sederci sugli allori (anche se siamo già in testa alla classifica, così per gradire). Tante cose vanno migliorate (compresa la leggerezza di Pandev), ma mi sarei preoccupato di vedere una squadra in perfetta forma alla prima giornata. Quel che contava era la testa, e mi pare che ci sia. Il Napoli conosce la propria forza. Ora arriva l’Europa, ma questo è un altro discorso. Ne parleremo.
Massimiliano Gallo

p.s. su Sacchi la penso diversamente da tanti napolisti, ma anche di questo ne parleremo

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