Un leggero incremento (da 15,3 a 19,8 milioni) in un bilancio dalla crescita eccezionale per il fatturato: il Napoli e il calcio italiano devono riflettere su questo punto.
I dati
È un problema italiano, che si percepisce in maniera netta in riferimento alla condizione economica del Napoli. I club professionisti incassano poco o nulla dal matchday, soprattutto in relazione ad altre voci del bilancio. I dati sul fatturato Napoli (ancora ufficiosi), resi noti questa mattina dal quotidiano Milano Finanza, sono eloquenti: sui 300 milioni incassati dalla società, appena 19,8 fanno riferimento ai biglietti per le partite interne. Una quota del 6%. E una distanza abissale rispetto ai 142 che il Napoli ha incassato dalle televisioni, che da soli rappresentano poco meno del 50% dell’intero fatturato.
Come detto, è un problema italiano, generalizzato. Secondo le ultime stime di Calcio&Finanza, l’incidenza dei diritti tv sui bilanci dei club di Serie A è di poco inferiore al 50%. Esattamente come il Napoli, che però da questo punto di vista è migliorato: nel bilancio al giugno del 2016, l’impatto era del 59%. La quota è scesa grazie alle plusvalenze realizzate al calciomercato (104 milioni di euro), ma l’importanza degli incassi da stadio resta davvero marginale. L’aumento sensibile di tutti i dati del fatturato, dopo una stagione positiva, è insoddisfacente in relazione a questo tipo di introiti: da 15,3 a 19,8 milioni. Per dirla in breve: è troppo poco. In attesa dell’ufficializzazione dei dati, è un tema su cui riflettere. Per tutte le componenti del nostro calcio e della Ssc Napoli.