La testa di Raul ci dona la rinascita in una partita di grande maturità. Incomprensibile il papocchio tra Milik e Callejon
REINA. Ilaria cara, stasera l’animo è finalmente lieve e la tristezza per la prima al San Paolo di Pepe “milanista” si dilegua nella notte dei 73 punti. Eppoi Reina appare persino più vispo e mobile delle ultime apparizioni. Comincia con un po’ di paura, a tu per tu con Lazovic. Indi si manifesta in un paio di uscite e qualche parata, senza dimenticare quella cabeza di Spolli che avevamo visto già dentro – 6
Sì, la migliore mobilità l’ho notata anche io. L’ho beccato addirittura fuori dalla sua area per recuperare una palla, a un certo punto. Sta dicendo ciao ai pali del San Paolo, si sta preparando ad abbandonarli – 6
Le contraddizioni di Hysaj
HYSAJ. Una somma vivente di contraddizioni l’onesto faticatore albanese. Va avanti, eccome se va avanti, ma al solito i modesti piedi sono un limite invalicabile. La natura quella è e non si può modificare. Dietro, combina un pasticcio su Galabinov al 33’ del primo tempo, ma nella ripresa è salvifico su Taarabt dopo una palla persa di Jorginho. Il giudizio è mediocre – 5
Secondo me non ha giocato una brutta partita. Solo che non capisco le cavalcate in avanti, verso l’area avversaria, bellissime (ne ha fatte due almeno) che poi si concludono in tiracci che si infrangono contro il lato della porta mentre avrebbero potuto trasformarsi in cagliose rasoterra o in cross in area ad acchiappare qualcuno. Glielo vorrei chiedere, perché fa così. Comunque quella chiusura su Tarabt non può passare sotto silenzio – 6
L’eroe del giorno
ALBIOL. Ilaria mia, la pagella dell’Ispanico nostro non può che essere una breve e sentita preghiera di ringraziamento, un voto esaudito: “Padre nostro che ci hai mandato un arbitro di nome Pasqua come Tuo segno, tu sia lodato nei secoli per la preziosa testa di Raul, amen” – 7
L’eroe del giorno. Un movimento di collo unico al mondo che ci regala di nuovo il sogno. Fabrì, io dopo il gol che ha fatto, che pesa quanto l’arroganza di Allegri, è solo per decenza che non gli metto 10 – 7
KOULIBALY. Lazovic lo fa ballare da subito, nell’azione di cui sopra alla voce Reina, ma coi minuti Koulibaly prende le misure su tutta la linea, come quel salvataggio su Pandev. Lui e Albiol sono un argine alla paurose discese del Grifone – 6,5
Con Lazovic ha rischiato grosso persino il fallo di frustrazione. A volte Kalidou diventa un bambino. Altre è un colosso – 6,5
Mario si riprende
MARIO RUI. Da Reina a Koulibaly a Mario Rui, per gran parte dei novanta minuti. Il portoghese è essenziale in fase di uscita e impostazione. Di pregevole ci sono da segnalare un gran duetto con Insigne al 10’ del primo tempo e un bel lancio per Zielinski, dieci minuti dopo – 6,5
Io credo che Mario sia stato uno dei più cazzuti nel primo tempo – 6,5
ALLAN. Lì in mezzo si continua a soffrire. A mancare è soprattutto il ritmo, meglio l’intensità. La pressione psicologica talvolta rallenta i riflessi e la testa fa più fatica a comandare i piedi. In ogni caso, Allan si ritrova due palloni d’oro per segnare e li sfrutta malamente. Soprattutto il secondo, letteralmente mangiato: unica attenuante, il contatto con Zukanovic – 6
Allan al 39’ è sua la prima palla più pericolosa, ma scivola mentre la tira e va troppo in alto.
In netto miglioramento rispetto alle ultime due partite. Non ancora al massimo, ma ieri ci credeva anche lui – 6,5
Affanno a centrocampo
JORGINHO. Se il circo non viaggia alla solita velocità, la responsabilità è soprattutto la sua. Ma come con l’Inter, Jorginho almeno recupera tanti palloni, anche se ne perde qualcuno sanguinoso. Di buono pesca una volta Mertens, l’altra Callejon – 5,5
Non sono d’accordo. Ha dato palle meravigliose per tutto il primo tempo, poi è calato nel secondo. Ma è stato importante e per una volta sono d’accordo con le sostituzioni di Sarri che voleva tirarlo fuori e invece dopo il gol lo ha lasciato dentro – 6
HAMSIK. Per il Capitano appena venti minuti, indi la botta al flessore. Combina poco per avere un giudizio – senza voto
sv
ZIELINSKI dal 20’ del primo tempo. Non spacca come si dice nel gergo tecnico degli scienziati della tattica. A sua discolpa c’è da dire che la trequarti, stasera, è stata fin troppo intasata. Il secondo tempo, comunque, è meglio del primo – 6
Onesta partita senza sprazzi – 6
Lo strano caso di Josè Maria
CALLEJON. Si muove tantissimo, ma Callejon nostro, Ilaria, continua a sembrare appannato e talvolta enigmatico – 5,5
Impreciso e mai determinante. Il papocchio che combina con Milik è emblematico – 5
ROG dal 40’ del secondo tempo – senza voto
Cinque minuti in cui tutti eravamo solo concentrati sul fischio finale, certo non su Rog – sv
Il folletto: tra bellezza e imprecisione
MERTENS. Fa la parte del grimaldello, più che quella del centravanti. Ci prova da ogni posizione a scardinare l’accorta difesa del Grifone. Arretra e fa il regista offensivo; imbecca i compagni oppure tira; spazia a sinistra e da lì tenta di metterla a giro, ignorando Callejon. Una felice incursione regala un assist ad Allan. Infine quel palo al 6’ del secondo tempo, che strappa maledizioni su maledizioni contro il destino cinico e baro – 6,5
Nei primi 30’ ha almeno quattro occasioni di concretizzare qualcosa di buono ma sbaglia tempi, intuizioni e pensieri. Dopo continua a essere impreciso, tranne pochi momenti di lucidità, anche belli. Inizia il secondo tempo con un delizioso tacco, dopo poco becca palo anche lui – 6
Perché lo hai fatto, Arkadius?
MILIK dal 36’ del secondo tempo. Lento ma altruista, quando serve Insigne – 6
Vorrei chiuderli in una stanza e interrogarli, lui e Callejon: cosa pensavate di fare tutti e due quando Insigne vi ha passato quella palla? Eh? Troppo frettoloso il modo in cui serve Insigne con altruismo alla fine del secondo tempo – 5,5
Il palo di Lorenzo
INSIGNE. Inventa meno stasera, in rapporto alla media del suo standard creativo. Paga come Zielinski il movimentismo di Mertens e la trequarti ingolfata. A sorpresa, è però lui a prendere un altro palo, di testa su corner. Negli ultimi dieci minuti la sua tecnica è fondamentale per tenere palla e guadagnare secondi – 6
Molti gli errori anche lui nel primo tempo. Non mostra la solita grinta. Un colpo di nuca al 43’ va sul palo. Bellissimo il pallone che arpiona al 31’ del secondo tempo, con cui salta Rosi (che poi viene pure ammonito). Al 42’ tira con troppa delicatezza e si fa intercettare dal difensore del Genoa – 6
La Pasqua napoletana
SARRI. Stasera contavano i tre punti. Per guarire i nervi e sgonfiare la pressione ci sono adesso due settimane – 7
Due settimane a -2. Di più non si poteva sperare, Fabrizio. Per una volta ne abbiamo saputo approfittare – 7
ARBITRO PASQUA. Un segno celeste, con quel cognome. E basta così – 6
Sbaglia qualcosa anche lui, per fortuna nulla di determinante. Di certo non ci regala nulla – 6